| Odoardo Rombaldi |
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| La possidenza | |
| Correggio, città e principato, Banca Popolare di Modena, 1979 |
Nel 1655 fu compilato l'elenco della possidenza del Principato. La superficie delle terre elencate ammonta a biolche 17765; di queste, 4491 sono date da 544 proprietà comprese tra 1-30 bioiche; 4023, da 78, tra 31-90 b.; 3905, da 29, tra 91-200; 5346, da 16, con oltre 200 biolche. Tradotto in percentuale, la piccola proprietà (1-30b.) partecipa al complesso col 25,20/o, la media (31-90) col 22,7%, la medio grande (91-200) coi 22076, la grande (oltre 200 b.) col 31,1%.
Al 1648 appartiene altro elenco con 748 intestati, per biolche 4170, media b. 5,5 ciascuno, tutti compresi tra 1 e 19 biolche. Il peso della grande proprietà aumenta considerevolmente se le si aggiungono i beni allodiali e feudali dei da Correggio, passati in parte agli Estensi e in parte al figlio di Siro, don Maurizio.
Nel 1637 (marzo) fu effettuato il censimento del bestiame; i dati, riguardanti 400 poderi, sono i seguenti: 169 poderi disponevano di 503 bovi: 5 poderi di uno, 96 di 2, 4 di 3, 53 di 4; 249 poderi avevano 249 vacche: 91, una, 107 due, 28 tre, 14 quattro, 3 cinque, 4 sei; 256 poderi contavano 256 vitelli; 146 poderi 2284 pecore; 239 avevano 969 porci; 121 avevano 158 asini; 8 nove cavalli. 1 bovi sono detti: poiese, formentino, rosso brugnolo, vaiuolo.
Diamo l'elenco dei maggiori proprietari con oltre 200 biolche:
Francesco Guzzoni biolche 757
G. Battista Augustoni biolche 600
Giuseppe Francesco Zuccardi biolche 517
Giuseppe Merli biolche 511
Francesco Righetti biolche 400
Angelo Bolognesi biolche 324
Ercole Donati biolche 310
Alessandro Gianotti biolche 303
Alessandro Gilocchi biolche 300
Vincenzo Carisi biolche 260
Ippolito Gianotti biolche 249
Vincenzo Calcagni biolche 238
Giuseppe Conti biolche 230
Giovanni Carisi biolche 223
Cesare Pongileoni biolche 210
Carisio Carisi biolche 205
Francesco Zuccardi biolche 200
Ubertino Zuccardi biolche 200
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6037
La possidenza fondiaria non era la sola base dell'estimo, a questo concorrevano altri cespiti d'entrata; così l'elenco dei maggiori estimati non coincide con quello dei maggiori proprietari foridiari.
In testa è don Maurizio da Correggio, d'Austria, con 12 mila scudi; seguono:
Giuseppe Merli scudi 1150 Francesco Guzzoni scudi 1100 G. Battista Augustoni scudi 1085 Giuseppe Zuccardi scudi 850 Ippolito Gianotti scudi 790 Fratelli Bolognesi scudi 750 Francesco Righetti scudi 620 Giovanni De Xerez scudi 530 Ercole Donati scudi 480 Sorelle Virti scudi 450 Domenico Barbanti scudi 430 Alessandro Gianotti scudi 400 Alessandro Cattania scudi 375 Fratelli Mazuchi scudi 370 Carisio Carisi scudi 368 Fratelli Merli scudi 360 Uberto Zucardi scudi 346 Giuseppe Gianotti scudi 320 Cornelio Arrivabeni scudi 315 Lucrezia Casati Bernieri scudi 300 Fratelli Zuccardi scudi 300 Alessandro Gilocchi scudi 300 Duca di Mirandola scudi 300 Fratelli Rinaldi scudi 300 Fratelli Cabassi scudi 290 Gerolamo Fantozzi scudi 290 Ludovico Calcagni scudi 280 Gerolamo Resta scudi 275 F. Ferrari scudi 250 Giuseppe Conti scudi 244 Giulio Dalmieri scudi 240 Francesco Alessandrini scudi 235 Tebaldo Serri scudi 230 Anna Bernardi scudi 220 Santi Magnani scudi 220 Pellegrino Bonasi scudi 219 Gerolamo Silva scudi 210 Chiara Schiattarini scudi 208 Fratelli Bezzecchi scudi 206 Dalmiano Rosa scudi 205 Giacomo Franchetti scudi 200 Antonio Rossi scudi 200 Pietro Ciarlini scudi 200
I dati sulla popolazione - 1644, sui possidenti - 1655, sulle terre - 1655, sugli animali - 1687, hanno il pregio di riguardare tutto lo stato; che appartengano ad anni diversi non ha rilevanza; la loro importanza risulta ancora maggiore se si osserva che non disponiamo di altri dati ugualmente rappresentativi per esensione fino alla fine del sec. XVIII (1).
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