Gabriele Fabbrici
200 anni di banda
Museo in linea, rubrica de "Il Correggio", n. 3/97

Ventidue agosto 1797: il diciannovenne Luigi Asioli e altri undici bandisti si esibiscono pubblicamente per la prima volta.
E' l'atto che segna la nascita della banda cittadina di Correggio, tappa fondamentale di quel nuovo "rinascimento" della musica e dell'attività musicale a Correggio che tra la fine del Settecento e il primo trentennio dell'Ottocento si compie nel segno della geniale attività della famiglia Asioli.
Dal capofamiglia Quirino (organaro, organista e compositore dilettante) ai figli maschi e fammine si cimentarono con successo, sia pure con risultati diversi, nella pratica musicale, ridando slancio e vigore a una secolare tradizione musicale che nei decenni precedenti si era un poco appannata.
Attorno agli Asioli, che per decenni svolsero anche un'intensissima e proficua attività didattica, ruotò il mondo musicale correggese per oltre un trentennio, periodo nel quale, pur con alterne vicende, essi furono anche alla guida della banda, dapprima con lo stesso Luigi e poi con il fratello Giovanni.
Nel 1814, ritornato in città da Milano (dove dirigeva il prestigioso Conservatorio) a seguito della caduta del regime napoleonico, Bonifazio Asioli si dedicò intensamente all'insegnamento, non facendo mai mancare il proprio sostegno ai fratelli nell'attività bandistica e della Scuola di Musica cittadina che era derivata.
In quello stesso 1814, il 12 ottobre, il duca di Modena Francesco IV visitò Correggio, accolto dalle note della Banda.
Superato il traumatico passaggio segnato dalla morte di Giovanni (1831) e Bonifazio Asioli (1832), la Banda conobbe vita relativamente tranquilla per un decennio, organizzata stabilmente con due Maestri e continuando a fornire l'indispensabile supporto alle attività teatrali.
Negli anni Cinquanta si cominciarono ad avvertire le prime avvisaglie di un crescente peggioramento nelle condizioni del Corpo Filarmonico, per continue controversie interne.
Si cercò di porvi rimedio nel 1865 allorché l'intera banda venne aggregata alla Guardia Nazionale, divenendo il Corpo della Banda della Guardia Nazionale, composto da non più di 25 elementi che potevano fruire di un certo contributo economico del Comune.
Purtroppo i miglioramenti seguiti a questa riforma furono di breve periodo e già nel 1871 di poté appurare l'esistenza di molti lagni attorno alla Scuola di Musica.
Lo scioglimento del Battaglione della Guardia Nazionale (1873) fece riesplodere le vecchie polemiche, tanto da indurre il Consiglio Comunale a costituire d'imperio una Società dei Filarmonici correggesi, in cui vennero fatte confluire la Scuola di Musica, l'Orchestra e la Banda dirette dal solo Maestro di Cappella.
Tuttavia, la clausola che prevedeva la facoltà del Municipio di servirsi, per l'attività teatrale, anche di "corpi musicali" non locali, segnava una pesante battuta d'arresto per l'attività della Società.
La vita di queste istituzioni si fece sempre più stentata, in un ambiente percorso da tensioni, malumori e dissapori che portarono anche alle nascita di altre effimere istituzioni musicali e che scandirono gli anni tra la fine dell'Ottocento e i primordi del periodo fascista.
Nel 1922, la Banda si esibì per la prima volta dinanzi a Vittorio Emanuele III Re d'Italia in visita a Correggio e nel 1923 partecipò all'inaugurazione del Monumento ai Caduti.
L'approvazione di un nuovo Regolamento per la Scuola di Musica del 1926, sospeso tra grandi propositi e l'assoluta scarsità di mezzi economici, segnò pesantemente la già grama vita della Scuola, risultando determinante nel far sì che o i concorsi banditi andassero deserti o i vincitori rinunciassero rapidamente all'incarico, tali e tante erano le limitazioni imposte.
Una modifica apportata al regolamento nel 1931, riducendo l'insegnamento ai soli strumenti a fiato, decretò il definitivo tramonto della Scuola, soppressa nel 1936.
Ciò, tuttavia, non segnò la fine di ogni insegnamento musicale a Correggio, che proseguì, su base volontaria, all'interno della Banda che con passione e volontà sopperiva ad ogni lacuna.
Nel 1946 la Banda cittadina venne ricostituita.
L'anno seguente, pur tra notevoli difficoltà, il Consiglio Comunale ufficializzò il Corpo Bandistico, decretando nel contempo la ripresa dell'attività didattica nella rinata Scuola di Musica.
Gli anni che seguirono furono scanditi da un progressivo e costante incremento tanto nell'attività più propriamente bandistica quanto nell'attività didattica.
Nel 1958 venne redatto un nuovo regolamento che ribadiva l'intreccio fra Banda e Scuola Comunale di Musica, nel 1962 fu approvato lo Statuto della neocostituita Associazione Musicale Corpo Bandistico Cittadino.
Intitolato dal 1985 al suo fondatore Luigi Asioli, il Corpo Bandistico prosegue, degno erede di una gloriosa tradizione, nei due filoni di attività che da sempre ne hanno scandito la vita: da lato quelle più propriamente didattiche, con uno specifico indirizzo bandistico, dall'altro quelle concertistiche, che ne fanno uno tra i più importanti e apprezzati complessi musicali dell'intera Regione Emilia-Romagna.