| Walter Baricchi |
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| Schede edifici da n. 151 a n. 180 | |
| Insediamento storico e beni culturali - Pianura reggiana - Comune di Correggio, Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia Romagna, Reggio Emilia 1994 |
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151 Mappa del territorio MADONNA DELLA ROSA alt. m. - IGM F 74 II NO Si riporta come Giberto VIII istituisse, nei pressi del castello, la chiesa e l'ospedale di S. Antonio con una cappellina di S. Orsola, aggregati all'Ordine di S. Antonio di Vienna ed edificati nel 1440. Nel 1496 vi fu fondato un monastero detto del Corpus Domini riordinato nel 1505 con la regola di S. Domenico. Chiesa ed ospedale di S. Antonio prima, quindi il monastero poi nel 1557 vennero distrutti mentre la cappellina di S. Orsola risparmiata fu fatta restaurare nel 1593 ed in seguito nel 1626 tarsformata nel tempio votivo alla Beata Vergine della Rosa. Altri restauri furono eseguiti nel 1769 e nel 1782 quindi adibita a cappella del cimitero rimosso completamente nel 1966. La facciata fu costruita nel 1820 (1). Il prospetto elegante, luminoso, in cui si aprono la porta d'ingresso e superiormente una finestra, è sormontato da un frontone triangolare ad attico , con croce in vertice, racchiudente lo stemma del Comune di Correggio ; sotto il frontone corre un fregio in bassorilievo con motivo funerario(2). L'interno è un semplice vano con volta a botte. (1)SCURANI 1898 , II, 699, 700, 719; (2)FINZI 1968, 135. | ![]() |
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152 Mappa del territorio MADONNINA alt. m. - IGM F 74 II NE In angolo la via Farmacista con la via S. Martino al confine con il Comune di Rio Saliceto rimane una maestà a pilastrino novecentesca a copertutra piana con nicchia in volto dedicata alla Beata Vergine. | ![]() |
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153 Mappa del territorio MAESTA' FERRETTI alt. m. - IGM F 74 II SO Il toponimo è ripreso dalla carta topografica del Ducato Estense del 1822-28 ed individua il nucleo di villa Prato lungo la via del Dinazzano. Si evidenzia un edificio civile a pianta rettangolare su due livelli con copertura a quattro falde; le luci sono regolari e simmetricamente distribuite. Il portico archivoltato sul fronte sud prosegue oltre il volume dell'edificio formando il fronte per un basso corpo di servizio coperto ad attico. | ![]() |
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154 Mappa del territorio MALAGUZZI alt. m. - IGM F 74 II NO Il toponimo è riportato nella cartografia dell'I.G.M. del 1884. Edificio civile a pianta rettangolare su due livelli coperto a due falde. I piani sono sottolineati da cordolo lineare; le luci sono regolari e simmetricamente distribuite ed il portale d'ingresso archivoltato. | ![]() |
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155 Mappa del territorio MANDRIO alt. m. 27 IGM F 74 II NO La località è ricordata in un documento del 907 (1) . Anticamente faceva parte insieme con le ville di Vico, Bellella, Mandriolo e Lovana di quella quadra detta "centum iuges", citata da Berengario nel 907 in conferma alla Chiesa di Reggio. In un placito tenuto dalla Contessa Matilde di Canossa nel 1101 troviamo nominata Mandrio tanto tra i beni della Cattedrale di Reggio che tra quelli della Basilica di S. Prospero. Divenne in seguito villa di Correggio. La Chiesa dedicata a S. Salvatore , compare nell'Elenco delle Decime del 1302 e delle chiese della Diocesi del 1538. Passò quindi sotto la Prepositura di Correggio del cui Vicariato fa parte. La vecchia chiesa trovavasi a nord della presente. L'attuale, orientata liturgicamente, è ad unica navata con tracce della antica costruzione(2). La facciata è caratterizzata da un avancorpo porticato a tre luci archivoltate; scandita da paraste e conclusa da un frontispizio triangolare con alta cornice di gronda modanata. Il campanile presenta una cella a bifore con copertura ad alta cuspide. L'edificio della canonica a pianta quadrata, su tre livelli e sottotetto con copertura a quattro falde. La Visita Rangone nel 1593 ricorda anche un oratorio sito sulla via pubblica(3). A fronte della via S. Pellegrino è visibile una maestà ottocentesca a pilastrino con nicchia in volto , cuspidato con pinnacolo, palla e croce in vertice. Lungo la via Mandrio, verso Rio Saliceto, rimane il fabbricato delle scuole a pianta rettangolare su due livelli. (1)TORELLI 1921, n38; Evoluzione 1983, 139; (2)SCURANI 1898, II, 658; (2)SCURANI 1898, II, 800, 804. | ![]() ![]() |
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156 Mappa del territorio MANDRIOLA Il toponimo identifica un edificio rurale a corpi giustapposti in linea con porta morta a sesto ribassato e copertura a due falde a colmo costante. Il civile , su due piani e sottotetto, è situato a levante. Quasi a fronte, sul lato sud della strada si osserva un edificio rurale a corpi giustapposti in linea con copertura a due falde a colmo costante, orientato in direzione est-ovest. La porta morta è stata ridotta e il civile presenta luci regolari. | ![]() |
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157 Mappa del territorio MANDRIOLO alt. m. 29 IGM F 74 II NO La località è ricordata in un documento del 907 ed in quelli successivi del 980, 986 e nella bolla dell'antipapa Guiberto del 1092, fra i luoghi in cui il Capitolo della Cattedrale di Reggio aveva dei beni (1). Anticamente la villa era detta Val Putrida o Valpudria. Fu possesso dei Signori di Correggio. Aveva un castello, nominato in una carta del 986 di cui erano padroni Elino del fu Itero e Guido del fu Gandolfo da Mandrio; anticamente dicevasi Castel Nuovo e posteriormente Castellazzo come figura in un rogito del Notaio Bellesia di Correggio il 16 settembre 1465. Segu sempre le vicende di Correggio(2). Vi si trovava un magnifico palazzo dei Signori di Correggio venduto nel 1661 a Sebastiano Carletti. Nel 980 si ricorda la donazione fatta alla chiesa di Reggio di una cappella ivi costruita in onore della Beata Vergine. La Chiesa , dedicata alla Beata Vergine e a S. Silvestro, venne poi consacrata dal Vescovo Gandolfo nel 1066. Fu dipendente dai Canonici della Cattedrale di Reggio come riportato anche nei rotoli delle Decime del 1318, passando in seguito sotto la prepositura di S. Quirino di Correggio nel cui Vicariato è compresa. Tra il 1754 ed il 1756 la chiesa fu ricostruita, probabilmente su progetto diFrancesco Cipriano Forti, conservando la vecchia torre che era stata rifabbricata nel 1663(3). L'interno è a navata unica con cinque altari. La facciata, rivolta a ponente, è bipartita da una alta cornice marcapiano. Superiormente conclusa da un frontispizio con cuspide piramidale in vertice-analoghi manufatti sono disposti al colmo delle parti laterali. Notabile lo svettante campanile con cella a monofore e copertura a cupola su alto dado. L'interno è a unica navata con profonda abside. Davanti al sagrato si trova una colonna a capitello con palla e croce in vertice. La canonica che si affaccia su via Mandriolo superiore presenta una pianta quadrangolare articolata su due livelli con tetto a quattro falde su cornice di gronda modanata. (1)TORELLI 1921, n38-54; Evoluzione 1983, 139; (2)TIRABOSCHI 1824-25, II, 12-14; (3)SCURANI 1895 , II, 658, 810, 817; GHIDINI, PRATISSOLI 1992, 101. | ![]() |
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158 Mappa del territorio MANINA alt. m. - IGM F 74 II SO Edificio rurale a corpi giustappostiin linea con porta morta e copertura a tre falde a colmi differeziati. Il civile su due livelli, situato ad ovest, ha luci regolari e simmetricamente distribuite. | ![]() |
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159 Mappa del territorio MARZUCCA alt. m. - IGM F 74 II NO A fronte della C. Marzucca vera e propria, sul lato ovest della via Canolo si osserva un casino civile novecentesco a pianta quadrata su tre livelli con copertura a padiglione; le luci sono regolari e simmetricamente distribuite. | ![]() |
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160 Mappa del territorio MULINO DI CORREGGIO alt. m. - IGM F 74 II NO Riportato nella Carta Idrografica d'Italia del 1888 insieme ad un torchio alimentato dalle acque del Canale d'Enza(1). Agli inizi del XX secolo apparteneva al Sig. Lombardini Giovanni per recente acquisto fatto dalla Congregazione della Carità di Modena ed era costituito da cinque palmenti comuni da cereali oltre ad una grolla a torchio da olio messi in moto da una turbina americana in sostituzione delle ruote verticali prima esistenti(2). Rimane ancora il vecchio fabbricato a pianta quadrangolare articolata su due livelli con copertura a quattro falde su cornice di gronda a gola. Sul fronte si apre un portico a due luci a sesto ribassato. In una pianta del XVIII secolo conservata presso l'Archivio di Stato di Modena figurano quattro palmenti azionati da ruote verticali ed un torchio(3). Notabile una piccola cappellina con frontispizio timpanato. (1)CII 1888, 152; (2)Monografia 1905, n24; (3)ROMBALDI 1979, 241-243. | ![]() |
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161 Mappa del territorio ORATORIO DELLA B. V. DELLA CONSOLAZIONE alt. m. - IGM F 74 II NO In angolo tra la via Oratorio e la via San Martino si trova un oratorio dedicato alla Beata Vergine della Consolazione già della famiglia dei Conti Pungileoni . Presenta una semplice struttura con portale architravato, frontispizio modanato e copertura a due falde. | ![]() |
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162 Mappa del territorio OSPEDALE alt. m. 31 IGM F 74 II NO | ![]() |
| Di S. Sebastiano. Fondato dalla omonima confraternita nel 1630. Complesso costruito tra il 1911 e il 1914 su progetto di Pier Giacinto Terrachini. All'originario nucleo caratterizzato da avancorpo porticato, dalla cappella, dal padiglione dei reparti e corpi di servizio, si sono recentemente aggiunti ampliamenti e sopraelevazioni (1). (1) GHIDINI, PRATISSOLI 1992, 96. | ![]() |
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163 Mappa del territorio OSTERIA alt. m. 36 IGM F 74 II SO Il fabbricato della vecchia osteria sviluppa una ampia pianta rettangolare articolata su due livelli e sottotetto con copertura a tre falde a colmo indifferenziato. | ![]() |
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164 Mappa del territorio OSTERIA alt. m. 33 IGM F 74 II NO A Budrio all'interno della via Fornacelle rimane il camino in laterizio della vecchia fornace. | ![]() |
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165 Mappa del territorio PASUBIO alt. m. - IGM F 74 II NO Interessante edificio degli anni '20 del nostro secolo come riporta significativamente il toponimo. Presenta una tipologia a corpi giustapposti con porta morta a sesto ribassato. Le luci, leggermente archivoltate, sono regolari e simmetricamente distribuite con tamponamento a gelosia nel sottotetto. La copertura è a due falde, su cornice di gronda modanata, con rialzo a timpano in corrispondenza della porta morta centrale sopra la quale si apre una bifora con traforo in laterizio. | ![]() |
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166 Mappa del territorio PODERE ALFONSO alt. m. - IGM F 74 II SO Vi si distingue il casino civile a stretta pianta rettangolare con copertura a quattro falde su cornice di gronda a dentelli. Risalta il grande volume a pianta quadrangolare del rustico con coperto a quattro falde su cornice di gronda a dentelli. | ![]() |
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167 Mappa del territorio PODERE CATTINI alt. m. - IGM F 74 II NO Il toponimo identifica una vicina area di scavo delimitata a settentrione e levante dalla strada Madonna, a sud dalla Provinciale per Carpi ed a ponente dal cavo Argine. Nel corso di scavi effettuati negli ultili decenni dell'Ottocento vi è stata identificata una area archeologica con il rinvenimento di tombe, vestigia di una strada , suppellettili e reperti diversi attribuiti all'età romana e della seconda età del ferro(1). (1)FINZI 1970, 17-22; DEGANI 1974, 26-27. | ![]() |
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168 Mappa del territorio PODERE DE' LUCCHI alt. m. - IGM F 74 II NO Nucleo rurale a corpi separati. Il civile, situato ad ovest, sviluppa una pianta rettangolare su tre livelli con copertura a due falde; nel prospetto principale è riportata la denominazione del podere. Il rustico con stalla e fienile sovrapposto ha copertura a capanna; altri bassi servizi completano la corte. | ![]() |
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169 Mappa del territorio PODERE MONTE GRAPPA alt. m. - IGM F 74 II SO Interessante edificio rurale degli anni '20 del nostro secolo. Presenta una tipologia a corpi giustapposti in linea con porta morta a sesto ribassato e copertura a due falde a colmo costante, orientato in direzione est-ovest. Le luci sono regolari e simmetricamente distribuite, riscontrabili anche nel rustico con tamponamento a gelosia; quelle al piano terreno sono archivoltate con una ghiera liscia in cotto. Nel prospetto sud compare il toponimo e, ai lati della porta morta, due formelle in cotto di cui una con il millesimo "MCMXXVI", l'altra l'emblema dell'Arcispedale di S. Maria Nuova di Reggio Emilia. | ![]() |
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170 Mappa del territorio PODERE S. MARTINO alt. m. - IGM F 74 II NO Il toponimo della località, in villa Budrio, ripreso dal Degani. Vi si sono rinvenuti residui di tombe in mattoni e oggetti diversi di epoca romana (1). (1)DEGANI 1974, 25. | ![]() |
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171 Mappa del territorio PODERE SALA alt. m. 38 IGM F 74 II SO La cartografia dell'I.G.M. del 1884 riporta la denominazione "C. Sella". Notabile il vecchio caseificio a pianta rettangolare, isolato, con copertura a due falde. I prospetti sono distinti da grandi luci a traforo in laterizio ripartite in cinque filari. | ![]() |
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172 Mappa del territorio PODERE VEZZANI alt. m. - IGM F 74 II NO Complesso rurale a corpi separati. Si distinguono due corpi ad abitazione civile, a base quadrangolare articolata su due livelli e sottotetto con copertura a quattro falde. Il rustico sul fondo è caratterizzato da una porta morta a sesto ribassato e da una copertura a quattro falde. All'edificio di levante è adiacente una struttura di servizio a tre falde con cornice di gronda a denti di sega. | ![]() |
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173 Mappa del territorio PONTE S. QUIRICO alt. m. - IGM F 74 II NO Nucleo rurale a corpi separati. Il civile sviluppa una pianta rettangolare su tre piani con copertura a quattro falde; le luci sono regolari e simmetricamente distribute. | ![]() |
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174 Mappa del territorio POSSESSIONE CANALE alt. m. - IGM F 74 II NO Edificio rurale ad elementi giustapposti con porta morta a sesto ribassato e copertura a quattro falde. Il civile su due piani e sottotetto, situato ad ovest , ha luci regolari e simmetricamente distribuite. | ![]() |
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175 Mappa del territorio POSSESSIONE CESIRA alt. m. - IGM F 74 II SO Costruzione a corpi giustapposti in linea con porta morta e copertura a capanna a colmo costante, orientato in direzione est-ovest. Il civile su due piani ha luci regolari ma variamente distribuite. Il rustico evidenzia sul fronte sud tracce di portico archivoltato a pi luci. Ancora lungo la via Prato rimane un edificio civile novecentesco a pianta rettangolare su tre livelli con coperto a quattro falde; le luci sono regolari e simmetricamente distribuite, leggermente archivoltate al piano terreno. Un cordolo marcapiano corre all'intorno. Al volume dell'abitazione sono congiunti dei corpi bassi di servizio. | ![]() |
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176 Mappa del territorio POSSESSIONE alt. m. - IGM F 74 II SO Edificio rurale a corpi giustapposti in linea, orientato in direzione nord-sud, con porta morta a sesto ribassato e copertura a due falde a colmo costante. Il civile , articolato su due livelli e sottotetto, è disposto a nord. | ![]() |
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177 Mappa del territorio POSSESSIONE RONCHI alt. m. - IGM F 74 II NO La cartografia dell'I.G.M. del 1884 vi riporta la denominazione di "Cattania". Nucleo rurale a corpi separati. Il civile, situato a ponente, sviluppa una pianta rettangolare su due piani con copertura a due falde a colmo costante; le luci sono regolari e simmetricamente distribuite. Il rustico con stalla e fienile sovrapposto ha il tetto a capanna parzialmente demolito. | ![]() |
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178 Mappa del territorio POSSESSIONE 2 a alt. m. - IGM F 74 II SO Costruzione rurale a corpi giustapposti in linea con porta morta a sesto ribassato, orientato in direzione nord-sud; la copertura è a quattro falde a colmo costante. Il civile su tre livelli, situato a sud, ha luci regolari simmetricamente distribuite. | ![]() |
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179 Mappa del territorio PRATO alt. m. 42 IGM F 74 II SO Nel 980 sono nominati la pieve ed il castello di Prato(1). Nel 1092 vi si riporta il possesso di beni da parte della Chiesa di Reggio. La corte è citata in un documento del 1106. Il castello apparteneva ai Vescovi di Reggio tanto che nel 1361 il Vescovo Bartolomeo ne investì il dominio a Feltrino Gonzaga, pasando poi ai Roberti di S. Martino(2). Prato seguì sempre le sorti di S. Martino fino al 1800 quando fu aggregata a Correggio. La Chiesa di S. Geminiano era una delle piu' antiche della Diocesi di Reggio ricordata nei privilegi imperiali a favore della Chiesa di Reggio di Ottone I nel 960, Federico I nel 1160, Enrico VI nel 1191 e di Federico II nel 1224. Nella Bolla di Eugenio III dell'anno 1146 si richiama la "Plebem de Prato cum capella Sancti Martini de Rivo et aliis suis capellis". Nel XIV secolo le cappelle soggette alla Pieve erano: S. Martino in Rio, S. Dalmazio di Stiolo, S. Giorgio di Trignano, S. Giovanni di Lemizzone, S. Maria della Gazzata, S. Giovanni Evangelista. Con il tempo la Pieve decadde e fu soppressa nel 1591 dal Pontefice Gregorio XIV a favore della Collegiata di S. Martino in Rio. Nel 1845 il Duca Francesco IV la cedette al Vescovo ritornando di libera collazione. La Chiesa venne riedificata e ridotta alla forma presente nella seconda metà del secolo XVIII. Sorge isolata su un rialzo del terreno. Presenta una modesta facciata, movimentata da volute, rivolta a ponente conclusa da un frontispizio triangolare con al centro finestrella quadrilobata e raccordi laterali a voluta. Il portale architravato con sovrapposta finestra trapezoidale. L'interno è a navata unica con cappelle laterali. Il campanile presenta una cella a monofore e tetto a cuspide su tamburo ottagonale(2). (1) TORELLI 1921, nø69; Evoluzione 1983, 140; (2)BERTOLANI 1971, 197; (3)SCURANI 1895, III, 298-301. | ![]() |
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180 Mappa del territorio ROVIGHI /PONTE DI MARINA alt. m. - IGM F 74 II NO L'insediamento comprende un complesso rurale a corpi separati in cui si evidenzia il rustico. Questi presenta un volume compatto a pianta quadrangolare con copertura a quattro falde. La facciata rivolta a sud mostra un porticato a tre luci a tutto sesto, di cui due tamponate ed una chiusa dal portone di accesso. Nella prospettiva della strada statale Reggio-Correggio è notabile l'elegante casino civile a "chalet", caratteristico nelle sue forme inconsuete, ora adibito a ristorante; sviluppa una pianta quadrangolare su tre livelli con tetto a due falde a sporgere ed altana in sommità . | ![]() |
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