Riccardo Finzi
Felice Finzi
Correggio nella storia e nei suoi figli, Arca Libreria Editrice, 1984

E' quasi sconosciuto anche a Correggio il nome di Felice Finzi, uno dei più chiari ingegni che sia nato in questa città.
Nasceva il nostro verso la fine del 1847 da famiglia benestante. Il padre, jacob, lo destinava agli studi legali, che il giovane compiva, addottorandosi a 20 anni.
Da allora iniziava la sua ascesa nel campo della Ettiologia ed Assiriologia, troncata immaturamente dalla morte, avvenuta a Firenze il 3 settembre 1872. Visse il nostro 25 anni non compiuti.
Giuseppe Furlani, nell'Enciclopedia Italiana (Treccani) così riassume l'opera dei Finzi: Fu libero Docente di Assiriologia nell'Istituto di Studi Superiori a Firenze e " fondò insieme con Paolo Mantegazza l'" Archivio di Etnologia e di Antropologia ". Scrisse un lavoro dal titolo " Alcuni recenti studi intorno all'archeologia Etrusca " e il libro "Il Brahuì - Saggio di Etnologia linguistica " (Firenze, 1872). La sua opera più importante è però il grosso volume " Ricerche per lo studio dell'Antichità Assira'" (Torino, 1872), il quale
contiene i risultati di due corsi liberi di Assiriologia tenuti nell'Istituto.
Egli dà in quest'opera la prima trattazione sistematica della - religione Babilonese e Assira, basata su una estesa conoscenza di tutta la letteratura sull'argomento.
Alcune strenne correggesi riportano suoi articoli scientifici e di vario interesse, come pure poesie, giacchè Felice Finzi scriveva in versi, ed eccellentemente, sino dall'età di quattordici anni.
Dalle sue opere, scendendo sino ai brevi articoli, si scorge una profondità di pensiero ed una cultura, rare per un giovane, specialmente ai tempi in cui l'Etnologia e la Glottologia mancavano ancora di solide basi. All'età di 18 anni il Finzi, oltre alle lingue vive e morte di studio comune, conosceva perfettamente l'ebraico, ed a vent'anni, il sanscrito.
Nella breve vita, oltre alle gioie della scienza, godette anche quelle familiari, perchè ammogliatosi a 22 anni con la correggese Orsi Maria Luigia, diveniva padre Ai due figli.
Nella biblioteca comunale di Correggio sono conservate le sue opere a stampa ed alcune carte autografe scritte nella sua adolescenza.