Odoardo Rombaldi |
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Campagnola | |
Correggio, città e principato, Banca Popolare di Modena, 1979 |
La riprodotta ordinanza, per Fabbrico, dando tutto il rilievo possibile ai braccianti, ci lascia all'oscuro sui cittadini e gli artigiani del borgo e delle ville; a queste categorie, che a Fabbrico avevano scarso rilievo, il Principe aveva già provveduto per Campagnola, concedendo la cittadinanza a quanti avessero costruito una casa nel paese. Con ordinanza 4 gennaio 1621, Siro prometteva esenzioni dal servizio militare e da prestazioni rusticali agli uomini di Campagnola che, entro due anni, si fossero costruita una casa, dal momento in cui avessero alzata la facciata, nella piazza del castello, provvedendo, il Principe, a: far condurre
"tutti li giaroni necessari per seligare la piazza di detto borgo, castello, et anco tutta la calcina necessaria in la fabbrica della loro chiesa".
Ai costruttori e agli abitanti poi si concedevano "i privilegi che hanno i cittadini di Correggio", ossia, la facoltà di eleggere i soprastanti o Anziani, l'esenzione del mercato settimanale che si teneva nel borgo di sabato, quella della fiera nel giorno dei Santi Gervasio e Protasio, protettori. Si dettavano inoltre precise norme edilizie: 'le facciate delle case siano tutte uguali e di altezza di braccia 14, e il portico di br. 6 di altezza, e di larghezza br. 5,1/2; gli occhi del portico larghi br. 5,4, alti br. 5,1/2, con chiavi di ferro, le facciate tutte ad un modo"; i proprietari che non intendevano costruire erano espropriati (1). Il provvedimento veniva esteso a Fabbrico (1627, 31 luglio):
Fondazione e Privilegi del Borgo e Castello di Campagnola. Siro d'Austria, Principe del Sacro Romano Impero e di Correggio, Conte di Fabrico, havendo con grandissimo gusto inteso la proposta et deliberatione di alcuni nostri suditi intorno a fabricare un Borgo o Castello nella villa di Campagnola, per honorevolezza maggiore di questo nostro Stato, e disiderando noi mostrare a detti nostri suditi quanto è grato questo nostro pensiero ci il desiderio che teniamo, che resti quanto prima effettuato, per animarli bene ad eseguire più prontamente il tutto, promettiamo a detti nostri sudditi impiegare in fabricare nel suddetto borgo o castello di Campagnola tutti li danari che sono presso di noi del residuo delle casache ci altro de soldati, che da noi furono mandati in servizio dell'Altezza di Mantova, per l'abitazione del nostro Podestà, che pro tempore risederà in detto Borgo o Castello, di moto proprio, et certa nostra scienza e di pienezza della nostra Potestà. Concediamo a detti nostri sudditi, che fabricherano case in detto Borgo o Castello, come di sotto, l'infrascritti priviligi, esentioni, et immunità, quali habbiano a cominciare a godere subito fabricate le facciate della piazza di detto Borgo o Castello e non prima, intendendo però che non si dia principio a tal fabrica se non nel modo et luogo da deputarsi da noi, promettendo alli fabricanti suditi in parola di Principe et con ogni altro efficace modo inviolabile osservarla dalli infrascritti nostri privilegi, esenzioni e strumenti et obbligando a ciò anco li nostri successori pro tempore.
1 "Acciò con più agevolezza possano fabricare, promettiamo di far condurre gratis a detti fabricati, dal Comune et villa di Campagnola, tutti li giaroni che saranno necessari per salgare (selciare) la piazza di detto Borgo o Castello et anco la calcina necessaria per la fabbrica della lor chiesa, mentre però essi paghino il valore della calcina, eccettuata la condotta suddetta.
2 Concediamo a ogni e qualunque nostro suddito o forestiero, che fabricherà una o più case in detto Borgo o Castello, tutti quelli privilegi di civiltà che godono e sono soliti godere li nostri cittadini originali della nostra città di Correggio, mentre però a debiti tempi, conforme le nostre costituzioni e gride, abitino nel suddetto Borgo o Castello conforme fanno li cittadini di Correggio in detta città; e l'istesso privilegio intendiamo che godano quelli pigliarono casa e affitto in detto Borgo o Castello, e vi abitaranno come sopra, volendo che in tutto e per tutto che anco godano tutte e esenzioni e immunità dei cittadini di Correggio, e che a loro non siano innovata cosa alcuna di più di quello costano alli cittadini di Correggio.
3 Volendo noi tenere un Podestà e altri ministri fiscali di Giustizia in detto Borgo o Castello, intendiamo che detti cittadini et abitanti non possino esser gravati per il salario di detto officiale in modo alcuno ma vogliamo che a detto Podestà s'intendano assegnate le colte e tasse, il formento della Comp... delle ville di Campagnola, si come ex nunc gli assegnamo dette colte e tasse e formento, eccettuando però i soliti emolumenti che per necessaria giustizia si dovranno al Podestà; a quelli soli intendiamo siano tenuti quelli cittadini di detto Borgo o Castello et non altrimenti, et occorrendo anco caso che per qualche accidente criminale dovesse trasferirsi il Podestà e la corte di Correggio in detto Borgo o Castello overo su il territorio di Campagnola, intendiamo che il Comune di detto Borgo o Castello sia libero da ogni spese occorenti.
4 Concediamo ai suddetti cittadini et abitanti di potere creare li soprastanti o anciani del loro comune per governo della piazza al modo e forme che usano le altre nostre comunità di Correggio e Fabbrico, concedendo a detti Anziani o Soprastanti quelli privilegi che godono gli altri, delle sopradette Comunità, e occorrendo a detti cittadini far conseglio per casi spettanti al Comune loro, intendiamo possano farlo con l'intervento del nostro Podestà et come fanno li Anziani di Fabbrico.
5 Occorrendo di Taglioni, vogliamo che la comunità di detto Borgo o Castello non possa esser gravata dalla Comunità di Correggio ma solo conforme a quello che da noi sarà in ciò stabilito, con l'intervento di detti Anziani di detto Borgo o Castello e non altrimenti. 6 Li soprastanti deputati sopra la fabrica di detto Borgo o Castello elleggeranno Mr. Ettor Leri e mr. Gioseppe de Neri come suditi abitantì in detto Borgo o Castello, volendo che habbino ogni autorità sopra di ciò necessaria et conforme anche gli infrascritti privilegi nostri.
7 Promettiamo a detti fabricanti di darli tutti quelli aiuti di careggi e condotte che per servitio della chiesa richiederano, ordinando anco li bracenti, che sarano impiegati in servitio della fabbrica di detto Borgo o Castello o chiesa, non possano esser comandati in modo alcuno, sotto pena della nostra indignatione.
8 Concediamo alli detti fa bricanti e suditi di detto Borgo o Castello di Campagnola l'esentione del mercato da farsi ogni settimana una volta in detto Borgo o Castello in giorno di sabato conforme al mercato di Correggio e così per terreri come per forestieri e loro robe, et detta esentione li concediamo anco per la fiera del giorno solo di Santo Gervaso lor protettore, conforme alle fiere di Correggio, nonostante cosa in contrario, alla quale etc. et di pienezza etc.
9 Dovendosi fabricare il Borgo o Castello suddetto seguitamente, ordiniamo che le faciate delle case siano tutte eguali et di altezza di bracia 14, et il portico di bracia 6 di altezza, et di altezza di bracia 5 et oncie 4, et alto bracia 8 e mezzo, et che le chiavi delli occhi del portico debbano essere tutte di ferro, et le faciate tutte ad un modo, et occorrendo che per tale effetto facesse bisogno alcun sito che fosse d'altri, et che il patrone di tal sito non gli volesse dare, et in tal caso diamo la nostra istessa autorità alli soprastanti suddetti di potere sforzare il padrone di detto sito, mentre però non volesse ivi fabricare una casa, a dare detto sito a quello che vorà fabricare come sopra, et che possa esser sforzato come sopra, et havuto il possesso di detto sito al patrone di quello che lo vorà per fabricare come sopra. Et il tutto così vogliamo, come nell'altro caso data manu regia, et senza altro strepito et figura di giudizio essere dallo soprastante eseguito, trasferendo a tal effetto in essi ogni opportuna et necessaria autorità di pienezza etc. et certa scienza etc. et motu proprio etc. et in ogni altro miglior modo etc.
10 Che gli anziani et homini di detto Borgo o Castello possino eleggere un aguzino della piaza loro et anco un dugarolo per le condotte et scolo delle aque et per la refetione dei ponti del territorio di Campagnola, et detto aguzino habbi l'istessa autorità che hanno gli altri aguzini et il dugarolo conforme a quello di Fabrico.
11 Dichiariamo et ordiniamo inoltre che li precedenti nostri privilegi, in occasione di dubbio, debbano essere interpretati largamente, anzi larghissimamente a favore sempre delli homini e comune di detto Borgo o Castello, essendo così nostra mente et intentione et levando l'autorità a chiunque di pote'rli altrimenti glossare o interpretare, e così motu proprio et in plena etc. 12 Occorrendo caso che per più facil esito et beneficio della fabrica suddetta paresse bisogno che noi havessimo fatta quella più special mentione di caso o requisito alcuno, con la presente dichiariamo doversi havere per sufficientemente espresso come se di ciò ne fosse fatta specialmente tutto quello che in conseguenza del buon esito e perfezione di detta fabrica occorerà, e così intendiamo e dichiariamo.
13 Dichiariamo che li presenti nostri Privilegi debbano essere osservati alli suddetti cittadini et abitanti di detto Borgo o Castello in modo tale che, per qual si voglia grida o costituzione nostra o dei nostri successori in perpetuo, non possa nè intenda mai esser derogato alli presenti privilegi et ordini ancorchè in tali gride e costituzioni fosse fatta dalli presenti special menzione e derogazione, e così motu proprio ordiniamo e dichiariamo et ex certa nostra scientia etc. et de potestatis nostre plenitudine etc. et omni meliori modo etc.
14 Occorrendo che alcuno delli fabricanti suddetti o cittadini di detto Borgo o Castello, per mantenimento di se stesso o della famiglia, eserciti qualche opera rusticale, non intendiamo per ciò che perda li privilegi della civiltà, ma che quelli godano nel modo et forma suddetta, et havendo anco alcuno delli suddetti fabricanti qualche estimo rusticale, dichiariamo non poter esser astretti a far tale esercizio se non nel modo e forma che fanno li nostri cittadini di Correggio e non in altro modo.
15 Concediamo anco alli suddetti abitanti o cittadini di detto Borgo o Castello di potere allogiare nelle case loro forestieri, con armi non proibite senza quello denunziate ad alcun nostro officiale alla forma delle molte gride, eccettuando però li banditti di questo nostro stato, senza incorso di pena alcuna, non ostante constitutioni in contrario, alle quali etc., di pienezza etc., in fede etc., delle predette cose saranno li presenti ordini e privilegi di nostra propria mano affermati et col nostro sigillo maggiore sigillati.
Dato in Correggio, nel nostro solito Palazzo, il di gennaio 1620.
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