Luciano Parmiggiani
Il primo nucleo urbano
Mille Annni - Lo sviluppo urbanistico a Correggio dalle origini agli inizi del XX secolo

ll primo nucleo cittadino è situato nell'area che verrà definita per molti secoli "Castello" o "Castelvecchio" (vedi la carta n° 1 della sezione ricostruttiva). Lo storico modenese Giuseppe Tiraboschi nel suo Dizionario storico-topografico ce ne dà una descrizione ricostruttiva:
"... da alcune vestigia che tuttora ne rimangono, e dagli indizi che se ne trovano dalle antiche carte, raccogliesi che il Castel di Correggio, secondo l'uso di quell'età, era cinto da un terrapieno interrotto e difeso da varie torri, altre quadrangolari, altre ottangolari, e circondato da larga e profonda fossa. Una sola porta a settentrione vi dava l'accesso, ed essa pure era munita da una torre. Nella parte orientale del castello sorgeva la Rocca, che serviva non solo da abitazione ai Signori del luogo, ma anche da Forte interno, formato esso pure di grosse mure e difeso da alcune torri. Ora non ne rimane che il nome di Rocca Vecchia, e qualche vestigio; tutto il restante è stato ridotto ad abitazione. In faccia alla porta del Castello stendevasi il Borgo, il quale sembra che fosse difeso sol da una fossa. In tal stato durarono le cose fin dopo la metà del sec. XIV.. "(6) Non crediamo però, per le ragioni accennate precedentemente, che già nel XIII secolo Correggio avesse torri quadrangolari, ottangolari tutt'intorno. Forse la descrizione del Tiraboschi si riferisce ad un periodo successivo. Lo storico parla poi di una Rocca (non si sa quando fu costruita), della sua localizzazione (7) e del fatto che serviva anche da abitazione dei Signori di Correggio. Esistevano inoltre, probabilmente, due porte: una a settentrione, munita di torre che possiamo ancor oggi chiaramente individuare nell'attuale campanile della basilica di S. Quirino, e una a ovest di fronte alla Rocca (carta n° 1, sezione ricostruttiva). La delimitazione di Castelvecchio è senz'altro quella che ci descrive lo storico locale Riccardo Finzi: "Castevecchio, primo vero nucleo cittadino, ad area circolare, doveva essere limitato da una fossa corrente a cerchio da Via Filatoio verso Piazza S. Quirino, ed indi Piazzale Carducci (in parte), Viale Cottafavi (in parte) sino a Via del Carmine; per congiungersi con la Via del Filatoio. " (8) Di fronte alla Rocca e alla chiesa si affacciavano le prime abitazioni civili, probabilmente occupate dagli armigeri e da coloro che erano al servizio del Signore. E' una sistemazione topografica caratteristica, che tende a separare urbanisticamente ciò che è gerarchizzato socialmente; ad esempio la "cittadella" di Carpi ha un disegno e una concezione sostanzialmente simili. La parte più a sud dell'odierno Corso Cavour risultava essere l'asta distributrice e ordinatrice di Castelvecchio. A sinistra di questa via ci si immette nei rioni civili di questo nucleo, che con gli anni formarono le parallele Via del Carmine, Cairoli e Casati. E' un sistema viario che, sebbene non ci rimandi a nessuna epoca particolare, con tutta probabilità rivela il tentativo di ordinare e organizzare l'insediamento urbano. Le tracce dell'antica fossa rimasero visibili per secoli, tanto che la parte di essa posta a settentrione servì poi da fognatura (il collettore sotto Piazza San Quirino): il ponte su di essa, a servizio della porta a settentrione, restò in piedi per molti secoli.


(6) Giuseppe Tiraboschi, Dizionario Topografico-Storico degli Stati Estensi, 1824, 1 ° p. 226.
(7) Il Finzi nei suo lavoro sull'urbanistica di Correggio, op. cit., a pag. 14 afferma che probabilmente tale rocca doveva sorgere nell'area dell'odierno Palazzo Cagarelli in Corso Cavour.
(8) R. Finzi, L'Urbanistica .... op. cit., p. 14