Riccardo Finzi | |
Girolamo Bernieri | |
Correggio nella storia e nei suoi figli, Arca Libreria Editrice, 1984 |
Vedi anche il ritratto conservato nel Museo di Correggio
Girolamo Bernieri nacque a Correggio, da Pietro e Antonia Paris, nell'anno 1540. D'ingegno precocissimo, il nostro è a Bologna, quindicenne appena, per studiare teologia e filosofia, dopo di
che, come predicatore, viene inviato in vari conventi lombardi.
Per la sua intelligenza, unita al senso di giustizia ed a grande equilibrio, è nominato Inquisitore ed inviato a Mantova nel 1572,. ove ha modo di conoscere fra' Paolo Sarpi, a quel tempo giovanissimo, quanto illustre per intelletto e dottrina.
Bernieri passa quindi a Genova come Inquisitore della Liguria e, nel 1580, il Card. Sfondrati lo nomina suo teologo.
Le grandi doti religiose del Bernieri gli meritano l'elevazione a vescovo d'Ascoli, compiuta da Papa Sisto V, il 22 agosto 1586. D'allora il Bernieri viene spesso nominato l'Ascolano.
Creato cardinale il 18 dicembre dello stesso anno, col titolo di S. Tommaso in Parione, continua a risiedere ad Ascoli, ove erige un seminario, fa costruire cappelle e dota vari istituti religiosi. Nel 1589 aggiunge ai suoi titoli quello di Cardinale della Minerva ed infine l'altro di Santa Lucina.
Rinuncia al Vescovado di Ascoli e Clemente III gli conferisce quello di Alba. Paolo V lo crea Vescovo Portuense. Ma il Bernieri risiede già da tempo a Roma, ove diviene Priore di S. Sabina. La bella chiesa sull'Aventino, una delle più suggestive di Roma, è curata con amore dall'Ascolano, che la dota di un sontuoso altare dedicato a S. Giacinto.
Muore il Bernieri l'8 agosto 1611 ed è tumulato solennemente in S. Sabina, presso i suoi frati predicatori. L'epigrafe sepolcrale che lo ricorda è opera dello stesso cardinale.
La vita religiosa dell'Ascolano fu attiva ed interessante. Per incarico del Pontefice Paolo V, Bernieri tenta di allontanare dalla Repubblica Venera quel fra' Paolo Sarpi con cui era rimasto per molti anni in amichevoli rapporti. Fa parte delle Congregazioni del Sant'Uffizio, dell'Indice e di Propaganda Fide. In Roma, interviene alle Congregazioni de Auxiliis ed avversa Padre Mo.. lina, il teologo che sembra contrariare il pensiero di S. Tommaso e di S. Agostino.
Predica, costruisce, riordina, combatte. DIel 1605, insieme al Bellarmino, dà voto favorevole per la beatificazione di S. Luigi Gonzaga.
Non dimentica mai la natia Correggio. A suo mezzo ed in parte con la sua beneficenza, vengono eretti, negli anni 1561-1563, il nuovo convento di S. Domenico (ora sede del Convitto Nazionale) e la chiesa, ora dedicata a S. Giuseppe Calasanzio. Dota quest'ultima di un bell'altar maggiore e del coro presbiteriale ed invia a quei domenicani reliquie di S. Caterina da Siena e di S. Girolamo.
L'opera del card. Girolamo Bernieri, che visse sotto la protezione di vari pontefici, fu notevole. Lodato da vari autori per la saggezza, il tatto e la pietà, si può aggiungere ai tanti elogi, che fu giusto e benefico.
Federico Zuccari lo ritrasse. Altre immagini di lui si trovano a Correggio ed altrove. La natia città gli dedicava una via.