Marcello Rossi
Situazione finanziaria e politica tributaria
La politica amministrativa a Correggio dal 1945 ad oggi

4.a Le entrate tributarie

Un quadro abbastanza fedele della politica seguita dal Comune di Correggio negli anni della ricostruzione per quanto riguarda le entrate lo si puo' desumere dall'analisi dei conti consuntivi di competenza (1)
Le entrate di competenza si distinguono in entrate effettive ordinarie (Rendite patrimoniali, Proventi diversi, Imposte e diritti vari) e straordinarie (Introiti diversi e contributi dello Stato); vi sono poi il Movimento di capitali (alienazione di beni, riscossioni di crediti, mutui passivi) e le Contabilita' speciali (partite di giro) (2)
I tributi sono la fonte di maggiori entrate e, nel corso degli anni, hanno un aumento progressivo consentendo all'Amministrazione di affrontare, almeno in parte, i grandi impegni di spesa per la ricostruzione della città'. L'intervento dello Stato e' sempre stato piuttosto scarso e pur avendo concesso sovvenzioni, autorizzato l'applicazione delle supercontribuzioni, non ha mai fornito al Comune adeguati mezzi finanziari per sostenere l'onere dei lavori che dovevano essere realizzati. Sono pertanto le voci di bilancio quali i tributi, la sovrimposta sui terreni e fabbricati, i diritti speciali sui generi di larga produzione locale a rappresentare gli strumenti principali attraverso i quali il Comune di Correggio cerca di recuperare le disponibilita' per attuare gli obiettivi che si era prefissato
In una delibera di giunta relativa al bilancio del 1950, si legge:

" Per la compilazione del bilancio del 1950 si sono presentate
grandi difficolta' poiche' le aumentate spese occorrenti per
il buon funzionamento dei pubblici servizi ed i nuovi oneri
assunti dal Comune con la contrazione di un mutuo di 50
milioni per la costruzione di opere pubbliche hanno reso
impossibile il pareggio. Questo si e' a stento raggiunto con
l'aumento di entrate tributarie e con l'eliminazione di alcuni
contributi molto utili ma di carattere facoltativo"(3)

Il Comune si ritrova costretto a compiere movimenti tutti interni al proprio bilancio che ne limitano in modo considerevole l'autonomia per cui, mantenere una certa liberta' nelle scelte di politica amministrativa, significava utilizzare quegli strumenti che permettevano di incrementare la disponibilita' finanziaria. L'unica fonte in possesso degli Enti locali per accrescere le proprie possibilità economiche sono le imposte comunali
Prima di considerare la portata delle varie tasse, e' opportuno sottolineare il criterio che ha guidato l'Ente locale correggese in questa materia molto delicata per il rapporto che si intendeva instaurare con i cittadini. Fin dal primo programma di legislatura si indicano le linee che si vogliono seguire per la riscossione delle imposte comunali:

"Aumento delle attuali entrate ordinarie mediante equa ed accu-
rata applicazione dell'imposta di famiglia, in base ad imponibi-
li accertati in relazione alla effettiva capacita' contributiva delle
varie categorie di abitanti e con le aliquote massime consentite
nei confronti delle famiglie notoriamente abbienti"(4)

Un indirizzo amministrativo di forte carattere popolare diretto a far sostenere il maggior onere fiscale ai cittadini con maggiori possibilita' economiche per contenere la pressione sui lavoratori con reddito minimo. In questo modo si ottiene l'esenzione di tanti cittadini dal pagamento delle tasse, in particolare da quello dell'imposta di famiglia, che rappresentava la maggiore entrata tributaria del Comune. Nel 1950 su di un totale di 4360 contribuenti quelli esentati dal pagamento della tassa di famiglia sono 2160 ed il carico dell' imposta viene così ripartito:
n° 22 industriali £. 3.800.000
n° 52 agricoltori (con propr. oltre le 50 bb.) £. 5.700.000
n° 569 mezzadri (con bb. 11.590) £. 3.325.000
n° 289 affittuari (con bb. 5.425) £. 2.211.000
n° 377 proprietari coltivatori diretti (con bb. 4.654) £. 3.088.000
n° 390 artigiani, esercenti, professionisti £. 2.390.000
n° 271 propr. non coltivatori diretti (con meno di 50 bb.) £. 2.303.000
n° 230 impiegati e salariati £. 230.150
    £. 23.047.150 (5)
Se si pensa alle variazioni progressive del gettito dell' imposta di famiglia che passa da 4.700.000 nel 1946 a 23.074.131 nel 1951 con un'incidenza complessiva sulle entrate del 17,8%, si puo' dire che e' un prelievo fiscale pesante per coloro che devono pagarla.
Questo orientamento fiscale del Comune non viene però agevolato da quello dello Stato che, con leggi e circolari, stabilisce aliquote e redditi minimi per stabilire il livello di tassazione che non sono indirizzati a colpire i redditi piu' alti per cui si crea, in quegli Enti locali come Correggio, che vogliono difendere i ceti sociali piu' deboli, un diffuso malcontento in quanto, oltre a vedere limitata la propria autonomia impositiva, non riescono a concretizzare la propria linea politica che sul piano economico- finanziario è quella del pareggio del bilancio(6). Al Comune, pertanto, non rimane altro che giostrare tra la necessita' di raggiungere il pareggio del bilancio e quella di non far gravare il carico fiscale sulle classi meno abbienti. In questo senso si decide di applicare la sovrimposta fondiaria e l'addizionale di 2 decimi sulla imposta di famiglia, di ridurre gli imponibili del 50% per i redditi degli operai.; nello stesso tempo le famiglie numerose possono essere esentate o avere una riduzione di imposta
Gli uffici del Comune svolgono un intenso lavoro di controllo ed individuazione delle famiglie da assoggettare all'imposta esaminando sia i redditi ma anche il loro stato generale di agiatezza. In base all'art. 117 del Testo unico per la finanza locale la determinazione dell'imponibile deve tener conto:
a) dei redditi o proventi, del modo e del luogo in cui sono prodotti, depurati dai vari oneri fiscali;
b) della natura dei redditi o proventi, secondo che siano patrimoniali, industriali o professionali;
c) di ogni altro indizio di ricchezza individuale, desunto dal valore locativo della abitazione, dal lusso della casa, dalla posizione sociale;
d) della costituzione della famiglia (numero, età, condizione dei componenti)
Nella determinazione dei redditi delle famiglie operaie si deve tener conto del coefficiente di disoccupazione umana. (7)
L'accertamento dell'imponibile puo' essere contestato mediante ricorso alla GPA , esaminato anche da una commissione cittadina di nomina consiliare,composta da 15 membri di cui 5 espressione del Consiglio Comunale, 5 delegati dalla Camera di Commercio ed altri 5 incaricati dal Prefetto
Le contestazioni sono ricorrenti soprattutto da parte di agricoltori, con proprieta' superiori alle 50 biolche, e industriali che si sentono notevolmente tassati ; spesse volte,vengono accolte almeno in modo parziale dalla GPA il cui giudizio si basa su criteri rigidi senza rispettare gli accertamenti non formali e veritieri espletati dal Comune. In questo modo si riduce la resa contributiva delle categorie sociali benestanti anche se il gettito complessivo da loro versato copre il 39% di quello generale relativo alla imposta di famiglia
L'imposta di consumo rappresenta la seconda risorsa tributaria del Comune di Correggio con una entrata che passa da 1.375.118 nel 1946 ai 17.298.271 nel 1951
La nuova Amministrazione nel confrontare la propria politica fiscale con quella del regime, evidenzia più volte il fatto che l'imposta di consumo che viene applicata sui generi di largo consumo popolare ( vino, carni, pesce, dolciumi, cacao e cioccolato, formaggi e latticini, burro e suoi surrogati, profumerie e saponi fini, gas-luce, energia elettrica, materiali per costruzioni edilizie, mobili e pelliccerie) non rappresenta più la maggiore entrata del Comune ma, in base ai criteri della progressività, è stata superata dall' imposta di famiglia che, invece, tende a colpire l'agiatezza desunta dai redditi o proventi di qualsiasi natura e da ogni altro indice apparente di agiatezza
L'opuscolo elettorale del PSI presenta, infatti, il confronto delle due imposte tra il periodo fascista e la prima legislatura democratica:
  1938 1950
Imposta di consumo 435.000 14.500.000
Imposta di famiglia 157.000 23.047.150
L'obiettivo è di dimostrare la coerente linea di politica tributaria seguita dal Comune tesa a colpire i ceti sociali benestanti ed a salvaguardare i lavoratori che in base alla nuova organizzazione del servizio vengono a pagare una media annua di £.750 per abitante.
A partire dal 1° gennaio 1947, il servizio di riscossione delle imposte di consumo, che dal 1935 veniva assegnato in appalto alla ditta Fratelli Santi di Bologna, passa in gestione diretta al Comune che si ripromette, in questo modo, di aumentare le proprie entrate senza farle pesare sui cittadini. Assumere la gestione diretta significa affidarsi all'organizzazione fornita dalla Federazione dei Comuni della provincia che, attraverso propri funzionari, svolge l'accertamento, la liquidazione e la riscossione delle imposte, disciplina il servizio con un proprio regolamento, assume unita' di personale per svolgere il lavoro in modo adeguato(8). La scelta compiuta , a distanza di due anni, si rivela azzeccata in quanto il servizio, che si occupa anche dei diritti speciali sui generi di larga produzione locale e dell'IGE, fornisce risultati soddisfacenti, con pochi ricorsi risolti, per la maggior parte, con comprensione da parte dei contribuenti (9).
Anche l'imposta sul bestiame che riguarda i cavalli, i muli, gli asini, gli animali bovini, bufalini, caprini, pecorini e suini tenuti nel comune, assume un rilievo significativo dato che dal 1947 l'entrata si assesta su di un valore che oscilla dai 10 ai 12 milioni. Il Comune, anche nella gestione di tale imposta, non ha autonomia in quanto il valore medio del bestiame non viene fissato secondo criteri di progressivita' e dei capi di bestiame posseduti, come esso vorrebbe, ma viene stabilito da una commissione interna alla GPA che, di anno in anno, fissa l'aliquota che non può eccedere l'uno per cento del valore predetto. Sono pertanto criteri propri e indiscutibili, stabiliti di concerto con la Camera di Commercio, che non lasciano margine di manovra agli Enti locali se non quella di concordare con i proprietari il numero medio dei capi di ciascuna specie di bestiame da assogettarsi all'imposta. Il Comune di Correggio, tenute presenti le difficolta' di bilancio per fronteggiare le spese della ricostruzione, e' pressoche' obbligato ad applicare le aliquote massime consentite e cioe' l'1% del valore medio sul bestiame appartenente alle aziende agricole e il 2% per gli animali pecorini e suini, nonche' per i cavalli, i muli e gli asini non appartenenti alle aziende agricole. Sono escluse dalla tassazione le famiglie numerose e i piccoli allevamenti famigliari non superiori ai 6 capi
Altre fonti di entrata tributaria sono le imposte sulle industrie, arti, commercio e professioni applicate a coloro che nell'esercizio della loro attività traggono un reddito soggetto all'imposta di ricchezza mobile. Questa tassa viene applicata dai comuni che si basano sul reddito riconosciuto del contribuente ed all'accertamento eseguito dall'Ufficio distrettuale delle imposte dirette per coloro che hanno il proprio reddito ripartito su più comuni. L'applicazione dell'addizionale provinciale ma soprattutto il progressivo sviluppo economico della città', favorito dal sorgere di attività industriali, commerciali e professionali in genere , determinano un incremento notevole di questa imposta nel corso della legislatura arrivando nel 1951 ad un'entrata di £. 13.297.670 pari al 10,31% di quella complessiva
Completano l'elenco delle entrate tributarie le compartecipazioni a diritti erariali su pubblici spettacoli che si collocano intorno ai 4 milioni, la sovrimposta su terreni e fabbricati che dal 1947 al 1951 rimane stabile intorno ai 6 milioni, e poi tutte le imposte cosidette minori riguardanti il valore locativo per coloro che dispongono di una casa fornita di mobili, le vetture utilizzate per servizio ad altri, i pianoforti e i bigliardi posseduti o dati a noleggio, la raccolta dei rifiuti, l'occupazione di spazi e aree pubbliche, la tassa di macellazione, quella sui cani fino ad arrivare ai vari diritti che il Comune riscuote per lo Stato civile, la segreteria ed altri uffici (10)
Le entrate tributarie con il progressivo incremento che ottengono nel corso degli anni, si rivelano decisive per il raggiungimento dell'obiettivo finanziario voluto dagli amministratori correggesi e cioe' il pareggio del bilancio comunale considerato lo specchio di una buona gestione politico-amministrativa. Alla base di tutto, comunque, rimane lo sviluppo economico della città' che avviene in questi anni e che migliora in modo decisivo il livello di vita generale, permettendo così al Comune di applicare le aliquote piu' elevate sulle tasse comunali, di mantenere i diritti speciali sui generi di larga produzione locale (uva, vino, latte), senza provocare squilibri sociali tra i cittadini di Correggio. In questo modo non viene nemmeno aumentata la dipendenza amministrativa del Comune al potere centrale dello Stato gia' condizionata in modo pesante per quanto riguarda l'autonomia fiscale, e consente di raggiungere risultati positivi nella gestione economico-finanziaria dell'Amministrazione comunale
Per avere un quadro generale di riferimento si riportano, di seguito, due tabelle relative alle entrate tributarie avute dal Comune di Correggio negli anni che vanno dal 1945 al 1951: la prima riguarda gli accertamenti delle principali imposte comunali; la seconda considera il totale delle imposte e tasse accertate

entrate accertate delle principali imposte comunali

ANNI Imposta Famiglia Imposta Consumo Imposta Bestiame Imposta Indus.e com. Sovrimposta terr. e fabbr.
1945 2.252.000 1.375.118 3.259.804 292.887 857.453
1946* 4.700.000 3.600.000 6.000.000 700.000 1.612.731
1947 8.700.000 13.948.581 10.494.764 5.803.099 6.111.708
1948 13.927.968 12.239.447 11.096.159 6.597.008 6.090.078
1949 18.900.126 13.350.194 12.149.848 7.464.432 6.360.147
1950 20.642.881 14.932.102 10.006.268 7.684.276 6.629.304
1951 23.074.131 17.298.271 10.292.917 13.297.670 6.679.739
* I dati sono ricavati dal bilancio preventivo 1947 data l'assenza del registro del conto consuntivo 1946 presso l'Archivio storico del Comune

Gettito complessivo dei tributi comunali

1945 - 8.448.533
1946 - *
1947 - 49.776.549
1948 - 66.245.700
1949 - 74.921.908
1950 - 72.321.855
1951 - 83.968.071
 
* Non è stato possibile ricavare il dato complessivo delle imposte 1946 ma la progressione delle entrate tributarie è comunque significativa.(11)

4.b Le spese

La descrizione delle spese di competenza, desunte dai conti consuntivi, si basa sulle spese effettive che si distinguono in obbligatorie e facoltative, con valenza ordinaria o straordinaria; vi e' poi il movimento di capitali che riguarda acquisto di beni e diritti patrimoniali, mutui ed estinzione dei debiti; infine, il titolo terzo e' rappresentato dalle contabilita' speciali con riferimento specifico alle partite di giro(12)
Le spese effettive, nel corso della legislatura, hanno un andamento corrispondente alle maggiori entrate per cui aumentano in modo progressivo passando da £.11.373.850 nel 1946 a £. 113.869.255 nel 1951 e consentono di avere un quadro generale sulla linea seguita dal Comune di Correggio nel settore specifico. Se fino al 1949 vi è un aumento legato ai numerosi impegni che deve sostenere l'Ente locale di fronte all'emergenza, a partire dagli anni 1950-'51 inizia la politica degli investimenti che determina uno scatto significativo della spesa (13)
Le spese obbligatorie ordinarie, che si riferiscono alla gestione quotidiana dell'attivita' amministrativa, sono quelle piu' significative seguite da quelle obbligatorie straordinarie che aumentano, in modo particolare, a partire dal 1949, anno in cui iniziano interventi per opere pubbliche e di polizia locale (sistemazione dei cimiteri).
Acquistano rilievo anche le spese facoltative ordinarie con particolare riferimento a quella per la pubblica istruzione che deve essere valutata come importante segnale di autonomia decisionale in un quadro complessivo di spesa che lascia scarsi margini di manovra all'Ente locale, impegnato a garantire il funzionamento quotidiano della struttura municipale.
Tra le voci di spesa obbligatorie ordinarie, le spese generali che comprendono gli stipendi ai dipendenti, le pensioni, le indennita' di alloggio, il vestiario, la manutenzione locali, riscaldamento e illuminazione uffici, tutte le spese relative al funzionamento della macchina pubblica, hanno un'incidenza significativa che supera il 30% della spesa complessiva. Il rimanente impegno di spesa viene quasi completamente assorbito da tre voci: 1) assistenza e beneficenza che comprende gli stipendi ai medici ed alle ostetriche, la distribuzione dei medicinali ai poveri, il mantenimento degli indigenti e degli esposti, le spedalita' a carico del Comune; 2) opere pubbliche che si riferisce alle spese per il personale dell'ufficio tecnico e alla manutenzione delle strade, piazze e giardini; 3) polizia, sanita' ed igiene con le spese per le guardie comunali, i rifiuti urbani, illuminazione pubblica, servizio cimiteri, gestione del macello, pesa pubblica, etc
Le spese obbligatorie straordinarie, destinate ad interventi particolari o ad investimenti, fino al 1948 non hanno molta rilevanza perche' prevalgono lavori di modesta entita'(manutenzioni fabbricati e strade, sistemazione cimiteri ), per cui sono da tenere in considerazione a partire dal 1949, quando inizia una mirata politica degli investimenti. Nel biennio 1949-1950 la categoria interessata da questo tipo di spesa e' la polizia locale mediante la costruzione di loculi in tutti i cimiteri del territorio correggese ; nel 1951 gli interventi straordinari riguardano le opere pubbliche con il completamento dell'acquedotto e la costruzione dei viali pedonali di Via Carpi (14)
Completano il titolo delle spese effettive quelle facoltative che acquistano significato solo nelle ordinarie e relativamente alla spesa per la pubblica istruzione. Esse comprendono i contributi all'asilo nido, alla scuola di disegno, gli acquisti di volumi per la biblioteca e, soprattutto, il funzionamento della scuola di avviamento professionale che e' completamente a carico del Comune perche' non ancora statizzata (15)
La linea politica della spesa sostenuta dal Comune di Correggio e' stata sicuramente condizionata dalla necessita'di garantire il buon funzionamento della macchina amministrativa imposta in modo obbligatorio dalle spese generali, ma si deve evidenziare la volonta' di privilegiare alcuni settori quali l'assistenza, la sanita' e le opere pubbliche che avevano un impatto sociale notevole per garantire i bisogni piu' elementari dei cittadini come la salute, la casa e i servizi pubblici. Si puo' dire, pertanto, che l'indirizzo politico seguito ha una forte valenza popolare con l'obiettivo di migliorare e risolvere i problemi sociali della città' aumentando così la qualita' della vita civile di tutta la comunita'. Gia' al momento del loro insediamento gli amministratori correggesi avevano evidenziato il loro intento di creare una pubblica amministrazione come espressione della volonta' popolare, basata sull'estensione della partecipazione democratica e sulla generale consapevolezza delle scelte da attuare. La direzione politico-amministrativa seguita si rivela coerente a quanto enunciato fin dalla nascita anche per le origini, la formazione sociale e culturale, le esperienze vissute da coloro che sono chiamati a governare la città. Scarsa era la cultura amministrativa ma forte il legame con i cittadini ed avevano, in quanto parte di essi, le medesime esigenze che erano quelle di creare un'istituzione locale popolare, capace di svolgere un programma " in armonia ai voti espressi dai lavoratori che qui ci hanno mandato e che la nostra coscienza ci obbliga a soddisfare"(16). Questo orientamento è alla base di tutta la politica amministrativa correggese del dopoguerra perchè è sintomatico della funzione che gli amministratori sentivano di avere sulle proprie spalle per lo sviluppo futuro della loro città ma anche per la trasformazione socialista dell'Italia. Orientamento che subisce addirittura un'accentuazione forzata dopo la rottura dell'unita' nazionale e con l'inizio della guerra fredda quando il Comune viene sempre piu' concepito come alternativa allo Stato centrale e l'autonomia locale considerata il punto di partenza per il raggiungimento di un nuovo sistema economico e sociale (17)
Le voci di spesa iscritte nei conti consuntivi del Comune consentono di individuare anche i tempi di sviluppo della politica amministrativa. Fino al 1948, prevale la gestione della struttura municipale per cui le spese straordinarie sono nulle e quelle facoltative riguardano solamente il funzionamento della scuola di avviamento professionale, il movimento di capitali che riguarda gli investimenti, l'acquisto di beni, i mutui attivi e l'estinzione dei debiti non ha alcun rilievo. A partire dal 1949 vi e' un aumento delle spese obbligatorie ordinarie, gia' cominciato gradualmente dal 1947, ma soprattutto inizia la realizzazione di opere pubbliche che determina l'incremento delle spese straordinarie e del movimento di capitali. E' proprio con il 1949 e per tutto il 1950 che il Comune compie il maggior sforzo di carattere finanziario mentre nel 1951, forse anche per l'attesa del rinnovo dell'amministrazione, vi e' un ritorno alla gestione dell'apparato burocratico-amministrativo.

4.c I bilanci preventivi

I bilanci preventivi del Comune di Correggio approvati nel corso della prima legislatura del secondo dopoguerra, nascono da una situazione a dir poco difficile, di lenta e complessa ricostruzione della vita sociale e civile, sono sottoposti ad un rigido controllo, anche di merito, da parte della Giunta Provinciale Amministrativa, ma sono l'espressione dell'impegno di tutto il Consiglio comunale per risolvere i piu' elementari bisogni della popolazione correggese. Non a caso sono approvati all'unanimita'. Nonostante un quadro d'insieme preoccupante, i bilanci preventivi rappresentano una situazione di normalita' finanziaria senza bisogno di essere rimessi al parere della Commissione centrale per la finanza locale (18)
Essi, pero', rimangono modellati dagli interventi della GPA che, con l'imposizione di aumentare al massimo le possibilita' delle entrate e di ridurre drasticamente le spese, limita l'autonomia di scelta del Comune e ne condiziona gli interventi
Il bilancio preventivo per il 1946 esprime sicuramente il periodo di maggiore difficolta'ed e' lo specchio di una situazione assai precaria, in cui

" l'aumento del costo delle materie prime e della mano d'opera
gli aumenti di stipendio e l'aumento dei prezzi in genere, stan-
no dando un grave colpo alle finanze comunali. E le spese, per
un Comune, si possono sì ridurre, ma solo entro limiti ben de-
finiti. Non si possono infatti sospendere i servizi di polizia, non
si puo' trascurare la viabilita' piu' di quanto e' ora trascurata,
la nettezza urbana ha pure un minimo di esigenze per ragioni di
decoro, di igiene e di salute dei cittadini; gli ammalati poveri de-
vono pure essere assistiti."(19)

Il quadro generale della situazione propone "da un calcolo preliminare" un deficit di circa 6 milioni che avrebbe dovuto essere colmato con un contributo dello Stato, impossibile da ottenere se non dopo avere soppresso tutte le spese facoltative.
Si cerca di rimediare con l'applicazione della sovrimposta fondiaria al terzo limite consentito, con il raddoppio dell'imposta sul bestiame che passa da 3 a 6 milioni, con l'addizionale di 2/10 sull'imposta di famiglia e su quelle relative al valore locativo e alle industrie, commerci, arti e professioni (ICAP), con la riduzione delle spese facoltative
Nello stesso tempo la Giunta provvede anche, seguendo i criteri imposti dalla GPA, a licenziare alcuni avventizi in soprannumero ed a sospendere una condotta veterinaria. Si applicano, pertanto, tutte le misure possibili per ridurre il deficit con il preciso intento però di salvaguardare " le spese indispensabili per il buon funzionamento dei servizi, per l'assistenza sanitaria ai bisognosi, per l'esecuzione di lavori di manutanzione alle vie, ai fabbricati comunali al fine di ben conservare il patrimonio civico ed ovviare, in quanto è possibile alla disoccupazione operaia ed artigiana".(20)
La proposta di bilancio preventivo per il 1946 viene presentato al Consiglio comunale con un deficit di circa mezzo milione e per le spiegazioni riportate e i criteri che ne sono alla base ottiene l'approvazione e l'adesione della minoranza.(21)
Sui bilanci preventivi grava la presenza degli organi tutori dello Stato che, in fase di elaborazione impongono, con circolari prefettizie, le direttive per la compilazione dei bilanci, mentre in fase di approvazione, con ulteriori tagli alle spese, condizionano l'intervento amministrativo sul territorio.I provvedimenti adottati dal Comune, comunque, permettono di ridurre il disavanzo anche se non si riesce a raggiungere il pareggio del bilancio che, in sede di consuntivo, presentera' un disavanzo di £. 744.849 (22). Una cifra di modesta entita' per la situazione che si stava vivendo e che conferma lo sforzo sostenuto dall'amministrazione locale per raggiungere il pareggio, considerato l'obiettivo fondamentale sia sul piano gestionale che politico. Esso, infatti, significava capacita' di governo, realizzazione di una politica amministrativa equilibrata e coerente che se da un lato applicava i tributi al tetto massimo consentito, dall'altro garantiva possibilita' di intervento nei settori ritenuti indispensabili per il miglioramento della vita sociale e civile della città'
Le linee di impostazione del bilancio utilizzate nel 1946, valgono anche per il 1947 con l'adozione delle aliquote massime per i tributi principali (famiglia, consumo e bestiame) anche se la GPA rifiuta l'applicazione dei diritti sui generi di larga produzione locale (introdotta a partire dal 1948) ritenendo possibile raggiungere il pareggio solo con l'aumento delle tasse e la riduzione delle spese (23). Vengono decurtate, pertanto, le spese per gli edifici e fabbricati comunali, quelle per il personale salariato (cantonieri e spazzini); ammesse "in linea del tutto eccezionale" le spese per la scuola di avviamento professionale, non ritenute proporzionate alle entrate, a condizione che si ottenga la regificazione della scuola o, in caso negativo (come era ovvio dato che la domanda non veniva mai presa in considerazione dagli organi statali preposti), mediante la disposizione di "un'adeguata maggiorazione dei cespiti di frequenza, in misura tale per cui l'onere che facoltativamente la civica azienda possa considerarsi complementare alla gestione"(24)
L'esercizio finanziario per il 1947 presentato in sede di preventivo a pareggio (25) ed approvato sempre all'unanimità per alzata di mano, registra una maggiore entrata di circa 25 milioni di lire, utilizzati per le spese del personale e le forniture per i servizi pubblici, e si chiude con un avanzo di amministrazione di £. 726.374 (26)
Le nuove disposizioni legislative sui progetti di bilanci preventivi entrate in vigore con l'esercizio 1948 non modificano il comportamento censorio della GPA che interviene sempre con tagli che incidono sulla qualita' delle scelte amministrative, nonostante che i bilanci del Comune di Correggio per il 1948 e per il 1949 siano sempre equilibrati e rispettosi delle indicazioni ricevute. Il bilancio preventivo per il 1948 viene elaborato sulla base di un importo sensibilmente superiore delle entrate derivante dalla gestione 1947 e successivamente variato in aumento, per una cifra totale di 3 milioni, in conseguenza delle disposizioni emanate dal decreto legislativo 26 marzo 1948 n° 261 che devolvono ai comuni i 9/10 del gettito dell'imposta generale sull'entrata relativa alle carni e ai vini, l'assegnazione dei diritti erariali, oltrechè sugli spettacoli cinematografici anche su quelli di circhi equestri, giostre, altalene, bersagli, mostre, fiere, esposizioni, etc. e l'aumento delle aliquote dei diritti accessori sulle imposte di consumo. (27) Anche questo preventivo viene presentato in pareggio ed ottiene l'approvazione unanime del Consiglio comunale (28). La regolarità e l'equilibrio di tale bilancio, il comportamento ossequioso dell'Amministrazione comunale verso le direttive della Prefettura, il raggiungimento di un avanzo di £.924.311 non astengono la GPA dal richiamare il Comune a limitare le spese nei limiti del bilancio "a scanso di responsabilita' di legge", ad invitare a provvedere alla riscossione dei residui e delle entrate patrimoniali, ad impinguare gli articoli di bilancio dimostratisi insufficienti con nuove entrate ed altri inviti per ribadire il proprio ruolo di severo controllore. (29) Sui medesimi presupposti viene impostato il bilancio preventivo per il 1949 ed approvato anch'esso all'unanimità dal Consiglio comunale (30). In fase di consuntivo esso registrerà un leggero disavanzo di £.49.795. Una svolta importante si verifica con il 1950 quando nel bilancio preventivo viene registrata la contrazione del mutuo di 50 milioni di lire (avvenuta nel 1949) per la costruzione di opere pubbliche (case popolari, fabbricato di Prato, scuole di Budrio, macello) che determina l'aumento delle spese obbligatorie (interessi passivi in particolare). La Giunta municipale per raggiungere il pareggio si trova di fronte alla necessita' di dovere incrementare le entrate tributarie, aggiungere il diritto del 2% sul latte ad uso industriale, sopprimere alcune spese facoltative relative all'esecuzione di opere pubbliche, eliminare i fondi per contributi diversi riservandosi di provvedere durante l'esercizio in caso di nuove entrate (31)
Tale sforzo sara' premiato nel consuntivo perche' nonostante il minor introito delle imposte comunali si registra un lieve disavanzo di £. 932.148 (32).Ed e' su questa base che viene preventivato il bilancio per il 1951, mantenendo invariate le addizionali sulle imposte, i diritti speciali sui generi di larga produzione locale, la sovrimposta terreni e fabbricati, così come il gettito delle entrate viene preventivato in base alle risultanze dello scorso anno mentre le spese obbligatorie sono viste nei limiti indispensabili per il funzionamento dei servizi comunali. Le modifiche apportate riguardano l'aumento del gettito delle imposte di consumo per l'inserimento a regime di alcuni generi (energia elettrica, acque gasate, estratti, polveri e conserve), le spese per il personale come conseguenza dei miglioramenti economici ottenuti e le spese per la manutenzione ordinaria delle strade comunali. (33)
Nel corso dell'esercizio si registrano minori entrate negli accertamenti delle imposte di consumo, dell'imposta di famiglia per i numerosi ricorsi accolti anche se parzialmente dalla GPA, nella compartecipazione ai diritti erariali sui pubblici spettacoli, nei diritti speciali sul latte, per cui il bilancio 1951 si chiude con un disavanzo di £. 1.858.212 che e' da considerarsi non eccessivo per gli investimenti sostenuti ma sufficiente affinche' la GPA richiami l'amministrazione "a potenziare al massimo le entrate, avvertendo, fin da ora, che qualora dovessero verificarsi, per l'avvenire minori entrate, saranno ritenuti responsabili gli amministratori"(34)
La presenza della Prefettura nella gestione amministrativa del Comune, come risulta dagli esempi riportati, e' decisamente pesante perche' se da un lato soffoca la sua autonomia decisionale dall'altro condiziona l'azione di governo locale. La Giunta municipale, pero', riesce ugualmente a perseguire e realizzare i propri obiettivi sociali e politici, a mantenere il bilancio in una posizione pressoche' di pareggio, ad evitare che, con l'aumento progressivo di tutti i tributi, si determinassero squilibri a livello economico e sociale. Cio' viene sicuramente favorito dalla progressiva affermazione di una nuova realta' economica su cui la città' ha iniziato a crescere, imperniata sempre piu' sulle piccole e medie imprese che, negli anni a seguire, obbligheranno l'Ente locale a modificare la propria linea politica , non piu' tesa solamente a privilegiare le classi popolari ma aperta alle esigenze del ceto medio, inteso anche come forza trainante di nuove forme di sviluppo economico.


1- Sono prese in considerazione le entrate che si riferiscono alla fase degli accertamenti senza tener conto dei residui attivi, cioè delle entrate non riscosse.

2- Sono stati analizzati i conti consuntivi dal 1945 al 1951. Dall'archivio del Comune di Correggio manca il conto del 1946, desunto per quanto possibile dal preventivo 1947

3- Progetto di bilancio preventivo per l'esercizio 1950, in Deliberazioni della Giunta municipale del 31 dicembre 1949

4- Seduta del Consiglio comunale del 4 aprile 1946, cit

5- Vedi, opuscolo elettorale PSI, cit

6- Cfr. Consiglio comunale del 30 luglio 1946, cit

7- Vedi, art. 117 Testo unico della finanza locale

8- Il Consiglio comunale nelle sedute del 24 e 28 novembre 1946 approva le procedure per la gestione diretta del servizio delle imposte di consumo a cui saranno incaricate 4 persone

9- Resoconto gestione imposte di consumo anno 1948, cfr. Consiglio comunale del 27 gennaio 1949, cit

10- Cfr., Conti consuntivi dal 1946 al 1951

11- Tutti i dati delle tabelle sono stati desunti dai conti consuntivi citati in precedenza

12- I dati relativi alle spese sono stati ricavati dai conti consuntivi

13- Nel biennio 1947-48 le spese effettive arrivano intorno ai 66 milioni mentre nel 1950 si passa a 102.881.737 e nel 1951 a 113.869.255 per effetto della politica degli investimenti iniziata a partire dal 1949

14- La spesa straordinaria sostenuta riguarda:
- completamento acquedotto per £.5.000.000
- Viali pedonali di Via Carpi per £. 1.919.572

15- Gli stanziamenti facoltativi ordinari per la Pubblica istruzione passano da £. 2.441.987 nel 1947 a £. 8.576.325 nel 1951

16- Cfr., Seduta del Consiglio comunale del 24 marzo 1946, cit

17- Cfr., R.Romanelli, Centralismo e autonomie, in Storia dello Stato italiano.Dall'unità ad oggi, a cura di R.Romanelli, Donzelli editore, Roma, 1995, pp.167-172

18- I bilanci dei Comuni che non sono in grado di assicurare il pareggio vengono rinviati, su parere della GPA, all'approvazione della CCFL a cui vengono assegnati ampi poteri di intervento di merito per il raggiungimento del pareggio. Vedi, Testo Unico della legge comunale e provinciale, 3 marzo 1934, n.383, art.332

19- Relazione della Giunta municipale sul bilancio preventivo 1946, Seduta del Consiglio comunale del 19 maggio 1946, cit

20- Ibidem

21- Il bilancio preventivo 1946 così si riassume:
ENTRATA
effettive £. 19.230.195.59
movimento capitali " = =
contabilità speciali " 7.042.944.==

£. 26.273.139.59

USCITA
disavanzo di amm.ne £. 38.019.74
spese effettive " 19.508.907.70
movimento capitali " 172.369.25
contabilità speciali " 7.042.944.==
-
26.762.240.69
Risulta un disavanzo di £.489.101.10

22- Approvazione del conto consuntivo dell'esercizio 1946, Seduta del Consiglio comunale del 4 novembre 1948, in Delibere..., cit

23- Cfr., Estratto di processo verbale della seduta del 18.6.1947 della GPA in cui avviene l'approvazione del bilancio preventivo per il 1947

24- Ibidem

25- Il bilancio preventivo 1947 così si riassume:
ENTRATE
effettive £. 37.592.869.69
movimento capitali ==
contabilità speciali £. 8.841.087.=

£. 46.433.956.69

USCITE
disavanzo di amm.ne £. 838.019.74
spese effettive " 36.573.176.39
movimento capitali £. 181.673.56
contabilità speciali £. 8.841.087.=
-
£. 46.433.956.69

26- Approvazione conto consuntivo 1947, Seduta del Consiglio comunale del 3 dicembre 1949, cit

27- L'approvazione definitiva del bilancio preventivo per il 1948 avviene, infatti, in due sedute consiliari: 3 aprile e 19 maggio 1948, ibidem

28- Il bilancio preventivo per il 1948 così si riassume:

ENTRATE
avanzo di amm.ne £. 726.374.80
effettive " 63.625.795.95
movimento di capitali £. ==
contabilità speciali £. 18.442.807.==

£. 82.794.977.75

USCITE
effettive £. 64.160.628.44
movimento capitali " 191.542.31
contabilità speciali £. 18.442.807.==
-
£. 82.794.977.75
A tali cifre devono essere aggiunti i 3 milioni per le disposizioni del D.L. 26 marzo 1948 n°261 che vengono utilizzati per il mantenimento indigenti inabili (£.800.000), per la fornitura straordinaria ghiaia (£.1.000.000) e per il fondo di riserva (£.1.200.000)

29- Decreto del Consiglio di Prefettura del 18 settembre 1950, allegato al conto consuntivo del 1948

30- Il bilancio preventivo per il 1949 così si riassume:

ENTRATE
avanzo di amm.ne £. 924.311.08
effettive " 90.640.915.==
movimento capitali ==
contabilità speciali £. 16.826.671
-
£.108.391.897.08

USCITE
effettive £. 91.220.700.08
movimento capitali " 344.526.=
contabilità speciali £. 16.826.671

£. 108.391.897.08

31- Il bilancio preventivo per il 1950 così si riassume:

ENTRATE
effettive £. 94.955.023
movimento capitali " 20.279.000
contabilità speciali £. 16.783.767
-
£. 132.017.790

USCITE
effettive £. 93.243.857
movimento capitali " 21.990.166
contabilità speciali £. 16.783.767
-
£. 132.017.790

32- Approvazione conto consuntivo 1950, Seduta del Consiglio comunale del 29 giugno 1952, cit

33- Vedi, Relazione della G.M. sul bilancio preventivo per l'esercizio 1951, Seduta del Consiglio comunale del 27 dicembre 1950, ibidem
Il bilancio preventivo per il 1951 così si riassume:
ENTRATE
effettive £. 103.892.506
movimento capitali " ==
contabilità speciali £. 20.933.783
-
£. 124.826.289

USCITE
disavanzo di amm.ne £. 49.795.77
effettive " 102.692.314.23
movimento capitali £. 1.150.396
contabilità speciali £. 20.933.783

£. 124.826.289

34- Decreto del Consiglio di Prefettura, 16 aprile 1954, in ACC., conto consuntivo 1951.