| Lucio Gambi |
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| Introduzione | |
| Mille Annni - Lo sviluppo urbanistico a Correggio dalle origini agli inizi del XX secolo |
Nella abbondante quantità di studi, relativi partitamente a temi di storia politica, economica, culturale ed anche architettonica intorno a Correggio, è mancato fino ad oggi un lavoro che collegasse in modo sistematico fra loro quei temi e li proiettasse sulle forme materiali che il complesso urbano di Correggio ha assunto via via nel corso di una decina di secoli: li proiettasse per capire meglio attraverso quali processi si è formata la compagine odierna della città, e di conseguenza l'immagine attraverso cui essa si presenta. il lavoro di Luciano Parmiggiani, che è nato come tesi di laurea discussa sei anni fa presso l'Università di Bologna, colma egregiamente questa esigenza. Chi ha seguito il Parmiggiani nella preparazione della sua tesi e ne valutò fino da allora il rigore con cui aveva svolto la ricerca e gli ottimi risultati che vi aveva raggiunto, si era augurato, fino dai giorno della discussione, che il contenuto della tesi fosse pubblicato. E si rallegra caldamente che ora ciò avvenga. Mi sia consentito qui di metter a fuoco rapidamente quelli che a me sembrano i soggetti portanti dei lavoro. In primo luogo la ricostruzione della storia urbana di Correggio, da 1ocus" su di una striscia di terra leggermente rilevata ("coregia', nel latino medioevale) in mezzo a paludi e boscaglie, fino al "castrum', cinto da mura nel secolo XIV: una vicenda che si compie attraverso la successiva ' addizione di tre corpi urbani, in origine un po' distanziati (Castel vecchio, Borgo vecchio e Borgo nuovo). Da questi tre corpi che conservano a lungo la loro identità sociale, e di cui vengono esaminate le caratteristiche antropologiche sulla scorta di un prezioso estimo dei 1443, nasce poi la città che riceverà nel 1452 il riconoscimento imperiale a contea e infine nel 1616 sarà elevata al rango di principato. E fra queste date che si svolge, sotto la guida dei suoi signori, l'epoca più fulgida della storia di Correggio, e che la città si riplasma con un sistema di palazzi e di chiese, di vie e di piazze, la cui funzionalità e dignità si leggono fino ai nostri giorni. Ma Parmiggiani non termina qui la sua ricostruzione di storia urbana e la continua anche per gli anni della crisi dei principato e dei suo assorbimento nello stato degli Este, e più avanti per altri due secoli nei suoi adattamenti alla nuova subalterna situazione. Adattamenti che però non hanno impedito a Correggio di manifestare, già nella prima metà dei secolo scorso, alcune aperture alla modernizzazione. E dopo l'unità nazionale gli sforzi per mantenere il suo tessuto e le sue funzioni urbane al rango che la sua storia le aveva lasciato in eredità, sono divenuti più evidenti e fruttuosi. A questo organico e lucido discorso sulle vicende urbane di Correggio, a cui ha affiancato nove carte ricostruttive che si propongono - in base a documenti di sicura validità - di visualizzare le fasi di crescita o di evoluzione della città, Parmiggiani ha avuto l'ottima idea di integrare un esaustivo repertorio delle immagini cartografiche di Correggio, fino ad oggi note, che si dispiega da metà dei secolo XVI ai nostri giorni. Di modo che l'intreccio fra la ricostruzione storica scritta e le figurazioni appartenenti a epoche storiche diverse, gli ha consentito di disegnare un diacronico affresco a tutto campo, e molto equilibrato e chiaro, della realtà urbana che ha polarizzato i suoi interessi di cittadino e di giovane ricercatore.
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