| Luciano Parmiggiani |
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| Cartine del territorio | |
| Mille Annni - Lo sviluppo urbanistico a Correggio dalle origini agli inizi del XX secolo |
Títolo: Mapa de la Region de Correggio
con indicatiòn de los limites dei senorio de dicho titulo y determinaciòn de los senores a quienes partenecen las ciudades limitrofes.
Anno:1574
Tipo di rappresentazione: pianta prospettica
Autore: anonimo
Scala: mancante Dimensioni.- 47,5 x 77 cm.
Qualità del lavoro: manoscritto a colori su tela
Luogo di conservazione: Archivio General de Simancas (Spagna): colloc. Estado 1239/88 (nel fondo Mapas, planos y dibujos IV, 26)
La carta è acclusa ad un memoriale sugli aiuti da fornirsi a Fabrizio Da Correggio per la difesa dei suo territorio da parte degli Spagnoli. Essa non fornisce nè elementi dell'effettiva struttura urbanistica di Correggio nè i confini precisi della contea. I dati più curati sono quelli idrografici: fiumi (con l'indicazione di qualche ponte), paludi, aree umide o acquitrinose. Il punto di veduta sembrerebbe zenitale ma il disegno degli edifici è prospettico.

Anno:1685
Tipo di rappresentazione: pianta prospettica
Autore: Marco Bianchi
Scala: scala di miglia 3 equivalenti nel disegno a cm 6.3 che corrispondono a cm 477.900
Dimensioni: cm 65 x 48 Qualità del lavoro: disegno in tela su seppia
Luogo di conservazione: Arch. S. MO, serie carte geografiche, 78
Note: si tratta sicuramente dei disegno più fedele dei principato di Correggio. Nella dedica al Duca l'autore si definisce un "povero pittore" che ha eseguito l'opera durante i suoi tre anni di carcere e che ora la dona sperando che egli tenga conto del suo stato di infelicità. I propositi dell'autore sono di mostrare il più fedelmente possibile ciò che c'è nel Principato, quasi come in una fotografia. Questo intento voyeuristico è testimoniato prima di tutto dal carattere prospettico, a volo di uccello della carta, il che permette una identificazione maggiore degli oggetti rappresentati (anche se si è meno precisi sulle misure reali).
Secondariamente, le città e i luoghi non sono rappresentati con segni o con immagini approssimative, ma l'autore ha cercato fino in fondo di rispettare la realtà e l'impressione che di essa si dovrebbe avere dall'alto. Anche le singole case coloniche o corti non risultano tutte eguali ma più o meno si cerca di effigiarle con le loro effettive caratteristiche.
Le città presenti (Correggio, Carpi, Novellara) sono disegnate con estrema cura dei particolari a costo di farle risultare sproporzionate rispetto alla globalità dei territorio. E per quanto riguarda Correggio, l'autore prima di tutto ci informa che esistevano già le seconde fortificazioni esterne (è la prima volta che compaiono su una carta); poi rappresenta fedelmente i campanili delle chiese di S. Giuseppe e S. Francesco (la torre di S. Quirino, essendo più bassa si confonde con le case). L'altro elemento ben rappresentato oltre agli edifici, sono i corsi d'acqua, a dimostrazione della loro notevole importanza come mezzo di trasporto; le strade invece, essendo poche e mal utilizzabili, sono indicate appena con dei puntini.
L'orientamento è da levante (l'autore lo chiama Oriente). Per quanto riguarda l'autore si sa pochissimo.
Il Tiraboschi gli attribuisce cittadinanza correggese e lo definisce "pittore di quadratura".

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