| Odoardo Rombaldi |
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| Alle origini | |
| Correggio, città e principato, Banca Popolare di Modena, 1979 |
Le pił antiche tracce della presenza dell'uomo nel territorio di Correggio - Fabbrico risalgono, per ora, all'etą neo-eneolitica; unico reperto, a Fabbrico, un'ascia di pietra levigata, rinvenuta nel 1893, in un podere di B. Davolio Marani. All'etą del bronzo iniziale appartengono le tracce di palafitta scoperte ancora a Fabbrico alla profonditą di due - tre metri. Alla civiltą del bronzo in fase tarda e piena si attribuisce un tronco di quercia (vedi) con segni di intaccatura fatti da un attrezzo probabilmente metallico, giacente in villa S. Prospero, alla profonditą di circa tre metri ; e alla stessa civiltą del bronzo nel centro di Correggio, alla profonditą di m. 5,50, tracce di un probabile abitato in palafitte; "oltre ai residui lignei, attribuiti all'impalco aereo, si ebbero ceneri e ossa di bruti. Non si hanno notizie di rinvenimenti fittili e d'altra natura".
Unica testimonianza della civiltą felsinea, i resti di sepoltura in S. Martino di Correggio, oggetti tutti in bronzo (1).
Reperti romani, per lo pił dell'etą imperiale, sono documentati in molti centri della odierna zona Correggio - Fabbrico; e forse in quell'etą questo tratto di pianura conobbe il suo massimo sviluppo. Da Reggio, all'orlo di quelle che si diranno le Valli (Novellara, Reggiolo), una strada, condotta su una serie dossi, collegava nuclei abitati situati ove ora sono Bagnolo, S. Tomaso (Casaletto), S. Maria, e S. Giovanni; Frombolo di Bagnolo ha restituito un pavimento a mosaico della seconda metą del 1 sec. av. Cristo, e una conduttura per acquedotto; Bagnolo un pavimento a mosaico del tardo Impero; Casaletto una lapide, S. Maria tre iscrizioni, S. Giovanni monete imperiali. Ad est di questa linea erano punti abitati, certo collegati tra loro. Tra essi, l'attuale Correggio si distingue per alcuni importanti reperti: sotto il Teatro comunale furono scoperti una scultura romana, blocchi di marmo, monete e un sigillo col nome di Vespasiano, e altre iscrizioni del sottosuolo della cittą (2); a Budrio residui di tombe, a Fosdondo un cippo e tombe, a Fazzano avanzi di abitazioni e parecchie monete di Filippo l'Arabo, a Mandrio un'ara marmorea con lapide dedicata alle Giunoni, avanzi di abitazione e monete romane, a Stiolo sepolcri romani; a Rio Saliceto avanzi di tombe, un leone marmoreo e una lapide con iscrizione forse appartenute ad un monumento funebre a recinto, e ancora tombe e tracce di case romane a Gazzata, Lemizzone, S. Michele, Canolo e Cognento; a Fabbrico sepolcri con monete dei Costantini, a Bedollo tombe con armi e monete del 1 sec. d. Cristo, a S. Genesio frammenti di tegole romane. Reperti barbarici hanno restituito Fabbrico - tre sepolcri ad inumazione di etą longobarda, e Marzano di S. Martino - dieci sepolcri a inumazione (3).
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