LA RELAZIONE SULLO STATO DELL'AMBIENTE
Meteorologia
....

Prima di addentraci nel dettaglio della descrizione del clima tipico delle zone di pianura del territorio Reggiano, nelle quali possiamo considerarvi anche la zona del Comune di Correggio, è necessario un approccio ad alcuni aspetti generali del clima del più ampio contesto della valle padana.

I tratti più caratteristici del clima di pianura sono:

- inverni rigidi ed estati calde ed afose, per il succedersi nel corso dell’anno di masse d’aria polari ed artiche con masse d’aria subtropicali;

- precipitazioni che tendono a diventare più scarse verso il comparto più settentrionale con valori compresi tra i 900 e i 600 millimetri;

- scarsa ventilazione e frequenti manifestazioni temporalesche nel periodo aprile-settembre con massimo estivo (predomina il mese di giugno-luglio) e frequenza maggiore nelle ore pomeridiane, in cui è possibile la caduta di grandine.

Il periodo invernale vede nell’area di pianura il dominio di una spessa coltre d’aria fredda ed inerte, che staziona per lunghi periodi, alla quale si associano intense e persistenti formazioni nebbiose per la presenza di inversioni termiche di rilevante spessore.

Sul territorio si alternano l’anticiclone Russo-Siberiano (occasionale in tale stagione è la presenza di quello atlantico), che induce correnti fredde e asciutte da est e nord-est, apportatrici di tempo stabile con cielo in prevalenza sereno, e le depressioni nord-atlantiche alle quali sono attribuibili elevati tassi di umidità, nuvolosità e precipitazioni raramente a carattere nevoso.

Le depressioni di sottovento ai sistemi orografici, che si originano sul mar ligure, raramente interessano la zona in esame, ma talvolta fanno fluire aria più calda al di sopra dello strato di aria fredda che staziona sulla pianura, determinando precipitazioni di una certa consistenza e qualche volta a carattere nevoso.

La primavera è apportatrice di maggiori precipitazioni, in conseguenza alla più frequente azione esercitata dalle depressioni mediterranee o a quelle che si generano sul golfo di Genova. Da aprile tali depressioni possono essere connesse anche ad attività temporalesca.

In estate prevalgono i tipi di tempo anticiclonico con campi di pressione alquanto livellati, quale conseguenza dell’estensione verso le nostre regioni dell’anticiclone delle Azzorre. Non mancano però depressioni di origine termica nella pianura padana che, alimentate occasionalmente da infiltrazioni di aria più fresca da ovest o nord-ovest possono intensificare temporaneamente il campo depressionario favorendo lo sviluppo di consistenti formazioni nuvolose che determinano linee temporalesche sull’Italia settentrionale.

Le precipitazioni estive possono anche eguagliare o in qualche caso superare quelle invernali, evidenziando in tal modo un carattere climatico continentale di tipo padano (i climi continentali classici vedono una prevalenza delle precipitazioni estive su quelle invernali).

L’autunno infine si propone come la tipica stagione delle perturbazioni; le piogge sono generalmente persistenti ed abbondanti e in molte località si registra il massimo apporto pluviometrico annuo, generalmente in corrispondenza al mese di novembre.

Ai tipi di tempo meteorologico occidentali e nord occidentali, ai quali generalmente si associano le perturbazioni più persistenti si alternano con minor frequenza tipi di tempo meridionali, anche se a questi ultimi che sono connessi generalmente a depressioni mediterranee si devono tipi di tempo meno consoni alla stagione in esame.

Per delineare quindi il profilo termico della zona di nostro interesse si fa riferimento alle serie storiche ventennali delle stazioni di Reggio Emilia e di Boretto, non avendo Correggio una stazione di monitoraggio ubicata nel territorio comunale. E’ comunque realistico pensare che, sia per il profilo termico sia per il profilo pluviometrico, la zona di Correggio sia compresa tra i valori rilevati a Boretto e quelli rilevati a Reggio Emilia.

Di seguito vengono riportati i grafici indicanti i valori delle temperature medie mensili, delle precipitazioni mensili e dei regimi pluviometrici stagionali.




Dall’analisi degli andamenti degli indici climatici, risulta evidente come il grado di continentalità del clima aumenti passando dalla montagna alla pianura.

Considerazioni quindi di classificazione climatica su base termopluviometrica portano a rilevare come l’intera area di pianura fino alla fascia pedecollinare, e quindi anche la zona di Correggio, rientri nelle condizioni di tipo temperato sub-continentale (escursione termica annua superiore a 19 °C).

Anche i parametri umidità e vento contribuiscono a determinare queste condizioni climatiche tipiche dei climi continentali.

Il parametro umidità infatti, per il quale si utilizzano i dati provenienti dalla stazione di Rolo, mostra un andamento in cui vi è una contenuta variazione annuale dei valori massimi ed una sensibile diminuzione dei valori minimi durante la stagione calda.

Questo andamento è conseguente alla spiccata escursione termica annua e alla scarsa ventilazione; il valore della velocità del vento risulta infatti quasi sempre inferiore ad 1.5 m/sec., con un contenuto incremento durante il periodo primaverile, e la direzione prevalente risulta essere dai quadranti nord-orientali eccetto che durante l’inverno in cui predominano venti occidentali e sud-occidentali.