Pittore veneziano
Metà del XVI secolo
Matrimonio mistico di santa Caterina d'Alessandria
Olio su tavola, cm 49 x 40
Provenienza: Municipio


La tavola fu assegnata da Enrico Bertolini a pittore veneziano operante fra la fine del Quattrocento e i primi del Cinquecento, influenzato da Giovanni Bellini, quindi attribuita da Riccardo Finzi a Bonifacio de' Pitati. Il dipinto, in realtà, deriva da una composizione di Tiziano, nota in varie versioni, fra le quali è difficile distinguere l'originale, ammesso che il prototipo tizianesco non sia invece perduto e le redazioni superstiti debbano quindi considerarsi tutte opere di bottega. Nell'esemplare degli Uffizi (Gli Uffizi. Catalogo generale, Firenze 1979, p. 550, scheda P1732), la santa sulla sinistra è Caterina d'Alessandria, caratterizzata, come nel quadro correggese, dalla presenza della ruota dentata, mentre in altre versioni (Ermitage di San Pietroburgo e collezione privata, New York) essa è sostituita dalla Maddalena, colta nell'atto di porgere al Bambino il vasetto degli unguenti (C. Cagli, F. Valcanover, L'opera completa di Tiziano, Milano 1969, p. 111, fig. 212, e p. 112, fig. 215). Nella tavola di Correggio la composizione è più rigida, con il Bambino in posizione diritta, mentre nelle opere sovramenzionate si presenta inclinato verso il centro del quadro. Inoltre il corposo colorismo tizianesco risulta netevolmente attenuato, in una pittura più magra, forse non estranea all'influenza dei primi manieristi giunti in Laguna (Francesco Salviati, Giuseppe Porta). Essendo l'invenzione tizianesca generalmente datata intorno al 1540, il quadro correggese sarà presumibilmente da situare negli anni di poco successivi. [GPL].

Bibliografia: Bertolini 1930, p. 21; Finzi 1949, p. 33; Finzi 1968, p. 174.



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