| Riccardo Finzi |
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| Stratigrafia del sottosuolo correggese sino ad una profondità di circa 3500 metri | |
| Correggio nella storia e nei suoi figli, Arca Libreria Editrice, 1984 |
Le perforazioni eseguite nel territorio Correggese e precisamente nelle località di Canolo e Fosdondo, alla ricerca di giacimenti petroliferi o, quanto meno, metaniferi, hanno permesso - attraverso lo studio del carotaggio - la compilazione di una carta stratigrafica da m. 30-40 s. m. a m. 3500 sotto il mare, carta che, per difficoltà di riproduzione su queste pagine, si può sintetizzare come segue:
Il quaternario post-glaciale (posteriore alla I' glaciazione) si estende sino ad una profondità da 1000 a 1050 metri. Detto quaternario è " recente " sino a m. 300 di profondità; "marino " da 300 a 1000-1050 metri. L'ultimo strato di esso, il più antico, denominato " Calabriano ", è dello spessore di circa 50 metri.
Il quaternario recente è un terreno alluvionale, formato da argille e sabbie fini, percorso da acque dolci.
Da 300 a 470 metri il terreno è pure composto di argille e sabbie. Esso si è formato in ambiente salato e risulta dilavato da acque dolci superficiali.
Da 470 a 610 metri si notano le stesse argille e sabbie ed il contatto fra acque dolci ed acque salate.
Sabbie ed argille permangono da 610 a 900-1000 metri, con letti di torba ed acqua salata.
Nel quaternario più antico (Calabriano), da 1000 a 1050 metri, trovansi argille marine.
Il quaternario ed il terziario sono popolati da miriadi di microrganismi (foraminiferi) il cui disfacimento, in ambiente anaerobico, ha prodotto quantità non indifferenti di metano.
Il metano non è però raccoglibile con successo se non coesistono tre condizioni basilari: Genesi, accumulo, protezione.
La genesi avviene, di preferenza, su di uno strato di acqua salata nella sabbia; l'accumulo, in un ampio materasso di sabbia asciutta. In quanto alla protezione, essa è rappresentata da una spessa copertura di argilla compatta.
Dalla profondità di circa 1050 metri, alla massima raggiunta di m. 3500, il terreno appartiene al Terziario e precisamente da m. 1050 a 1100 al Pliocene superiore, con argille marnose. Da m. 1100 a 2300-2500, si ha un'alternanza di sabbie ed argille di origine marina appartenente al Pliocene medio ed inferiore.
A 2500 metri circa cominciano e si estendono sino a 3500 metri, banchi di sabbia di origine marina, appartenenti al Miocene superiore.
I microrganismi, allo stato fossile, si estendono un po' a tutte le profondità, ma solo determinati banchi fra i 900 ed i 1100 metri si sono finora rivelati i più proficui per l'estrazione metanifera.
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